martedì 20 novembre 2012

Cena OXFAM, solidarietà fra i popoli del mondo. Cena OXFAM, solidaridad entre los pueblos





Qualche giorno fa ho partecipato alla raccolta fondi per un progetto di Oxfam Italia chiamato “Coltiva” preparando una cena. L’occasione era di presentare il libro “L’Isola lontana dal mare” dello scrittore, giornalista e fotografo Andrea Semplici. Tutto questo si è svolto in un bellissimo ambiente, in una villa nelle colline di Firenze. La famiglia che ci ha ospitato ci ha fatto sentire subito come a casa date la loro gentilezza e accoglienza.

Andrea Semplici ci ha raccontato una Repubblica Dominicana lontana dal mare, dal mondo turistico dei cataloghi patinati delle agenzie di viaggio, un mondo dentro ai “cañaberales” (piantagioni di canna di zucchero), dove tante delle persone che lavorano e vivono lì praticamente non esistono perché privi di documenti, persone che al mare non ci vanno malgrado sia  lì a solo 30 chilometri dai “bateyes”. Raccomando vivamente l’acquisto del libro, il ricavato va interamente in beneficenza, il libro è molto bello e scritto in maniera molto amena, Andrea ci porta a conoscere la storia di questa isola divisa in due (Repubblica Dominicana ed Haiti) da una frontiera surreale, in più è un viaggio dentro la storia dello zucchero di canna, alimento ormai indispensabile. Agli amici di lingua spagnola in mancanza della versione in castellano del libro propongo di leggere il libro di Isabel Allende, La Isla bajo el mar (ambientato in Haiti) da dove anche lo scrittore ha preso alcuni spunti ed ispirazione.



Inevitabilmente per me è stato un ulteriore viaggio nei ricordi dell’infanzia, dato che sono nata in una regione “cañera” del Messico , tuttora con un Ingenio (dove si produce lo zucchero) in funzione. Sebbene la mia famiglia non si sia mai dedicata alla coltivazione della canna di zucchero, la sua presenza, il suo consumo e l’ambiente che lo circondava era cosa naturale nelle nostre vite. La mia scuola dell’infanzia ed elementare era nella “colonia obrera” (quartiere operaio) dove c’erano l’Ingenio, le case degli operai e i lavoratori della raffineria. La mia scuola era ed è ancora affrescata con magnifiche scene che ripresentano la coltivazione della canna di zucchero e la sua lavorazione, tutti murales del maestro Canito. Dalle finestre delle nostre aule si poteva vedere e sentire il passaggio dei camion pieni di canne che portavano nella raffineria. Il fitto carico di canne strabordava dal rimorchio e veniva agitato come capelli al vento. Per questo motivo i camion vengono chiamati simpaticamente “las despeinados” (le spettinate). I giorni della “zafra” (raccolta e lavorazione della canna di zucchero), portavano in città grandi quantità di cenere nera. Dato che la mia scuola, come già detto, era molto vicina al Ingenio, ricordo che durante la ricreazione ci sedevamo nei corridoi sul pavimento a giocare a “las matatenas” (gioco d’abilità, si buttano a terra 10 stelline di ferro o plastica e bisogna riprenderle facendo saltare una pallina di gomma con la mano) e ci riempivamo di fuliggine dappertutto, le mani e le braccia ma soprattutto le nostre “mutandine”, perciò le nostre mamme ci brontolavano perché praticamente pulivamo tutto il pavimento con i nostri vestiti. Durante i pomeriggi, a casa, era abitudine sbucciare le canne e masticare la polpa riempiendoci la bocca del suo succo fino a sgrondare dalle nostre labbra, per poi sputare la bagassa con grande soddisfazione.
   




Tornando alla serata di OXFAM bisogna dire che il brillante racconto di Andrea Semplici è stato accompagnato dalla lettura di qualche brano del libro e dell’accompagnamento delle suggestive note musicali di una bravissima chitarrista, che ha reso tutto molto intimo e suggestivo.
 Io ho contribuito con un granello di “sapori&saperi”, con la preparazione di un piatto ispirato alla cucina dominicana: Dadolata di pollo con batate e altre verdure in agrodolce, fagioli rossi piccanti, riso bianco, e come dessert: crema di maizena con madeleine. 

Version en castellano


En días pasados participé a la recolección de fondos para un proyecto de Oxfam Italia llamado “Coltiva” preparando una cena. La ocasión era presentar el libro “L’isola lontana dal mare” del escritor, periodista, fotógrafo italiano Andrea Semplici. Todo esto ocurrió en un bellisimo ambiente, en una villa en las colinas de Florencia. La familia que nos hospitó nos hizo sentir como en nuestras casas por su gentilez y por su modo de acogernos.


Andrea Semplici nos ha relatado de una República Dominicana lejos del mar, del mundo turístico de los catálogos de las agencias de viajes, un mundo adentro de los cañaberales, donde tantas personas que trabajan y viven ahí prácticamente no existen porque no tienen documentos, personas que al mar nunca van aunque si está a unos 30 km. de los “bateyes” (viviendas, dormitorios). Recomiendo vivamente la compra del libro, las ganancias de su venta va enteramente en beneficiencia, el libro es muy bello y escrito en manera muy amena, Andrea nos lleva a conocer la historia de esta isla dividida en dos partes (Rep. Domincana y Haití) por una frontera surreal, también es un viaje dentro la historia de la caña de azúcar, alimento para nosotros ahora indispensable. A los amigos de lengua española por falta de la versión en castellano de este libro les propongo leer el libro La Isla bajo el Mar, de Isabel Allende, (ambientado en Haití) de donde también el escritor toma algunos apuntes e inspiración.



Inevitablemente para mi ha sido un ulterior viaje en los recuerdos de infancia, ya que nací en una ciudad cañera de México, todavía con un ingenio en función donde se produce el azúcar. 

Aunque si mi familia nunca se haya dedicado a la cultivación de la caña de azúcar, su precencia, su consumo y el ambiente que lo rodeaba era una cosa natural en nuestras vidas. Mi escuela de la infancia y la primaria estaba situada en la colonia obrera donde estaba el ingenio, las casas, habitaciones de los obreros, trabajadores y empleados de la refinería. Mi escuela primaria estaba y está afrescada con magníficos murales con representaciones de la cultivación de la caña de azúcar, de su producción, todas obras del maestro Canito. De las ventanas de nuestras aulas se podía oir y ver el paso de los camiones llenos de cañas que llevaban al ingenio. El cargo pesado de cañas se desbordava y venía agitado como cabellos en el viento y por eso se usa llamarlas “las despeinadas”. Los días de zafra llenaba la ciudad de cenizas negras, nuestra escuela estando tan cerca del ingenio se cubría de tizne, recuerdo que en el recreo nos sentabamos en los pasillos a jugar a la matatena, y acababamos todas negras de los brazos, manos, piernas y sobretodo de nuestros “calzones” por ello nuestras madres nos llamaban la atención porque practicamente limpiabamos el pavimento con nuestras ropas. En las tarde, en la casa, era costumbre pelar la caña y masticar su pulpa llenandonos la boca de jugo hasta hacerlo escurrir de nuestros labios, para después escupir el bagazo con grande satisfacción.


Regresando a la velada de OXFAM hay que notar también que el brillante relato de Andrea Semplici estubo acompañado de la lectura de algunos párrafos del libro y de la ejecución de algunas notas musicales de una bravisima guitarrista, y que creó un ambiente muy intimo y sugestivo.
Yo contribuí con un granito de “sapori&saperi” con la preparación de un platillo inspirado a la cocina dominicana: pollo con batate, piña y otras verduras en agridulce, frijoles rojos picantes, arroz blanco, y como postre, crema de maizena (natillas). A continuación las recetas.

Versione in italiano

Dadolata di pollo con batate in agrodolce

Ingredienti per 6 persone
6-8 cosce o sopra cosce disossate e tagliate a dadi
2 carote a dadini
2 batate      “
2 patate      “
4 rebanadas di ananas a dadini
½ tazza di succo di lima
¼ tazza di zucchero grezzo
½ tazza d’acqua
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
3 cucchiai d’olio d’oliva
1 o 2 spicchi d’aglio spremuto
sale&pepe

Preparazione

Fare una salsa con il succo di lima, l’acqua, lo zucchero, il concentrato di pomodoro, sale e pepe, olio d’oliva e aglio, emulsionare e far sciogliere bene il tutto a fuoco basso per qualche minuto. Spegnere e lasciare raffreddare. Mettere a marinare la carne in  questa salsa per 2 ore. Nel frattempo potete sbucciare e tagliare a dadini tutte le verdure. Una volta che tutto è pronto, riscaldare dell’olio in una larga padella dove andrete a soffriggere i pezzettini di pollo scolati dalla salsa, una volta che prendono colore si aggiunge la verdura, si mescola tutto, si prova di sale e pepe, si aggiunge un po’ di salsa se è necessario, e si fa cuocere per circa un’ora. Servire con riso bollito a chicco lungo.



Fagioli rossi (lingue di fuoco)

Ingredienti per 6-8 persone

450 di fagioli lessati
150g di pancetta affumicata
1 cipolla bianca
1 costola di sedano
1 spicchio d’aglio
2 cucciai di concentrato di pomodoro
Origano
Sale e pepe
peperoncino
½ dado di brodo vegetale

Preparazione

Cuocere i fagioli.
Scaldate l’olio in una pentola e soffriggete la pancetta a quadretti, una volta ben colorita aggiungete la cipolla, sedano, l’aglio spremuto, l’origano, sale e concentrato di pomodoro e 2 cucchiai d’acqua per sciogliere il dado. In seguito i fagioli e 750 ml d’acqua, mescolate bene e cuocete fino a quando non appare di una consistenza cremosa. Servite nelle ciotole insieme al piatto di pollo e riso.






Crema di maizena o Natillas.

Ingredienti per 8-10 persone

1 scatoletta di latte condensato
3 tazze di latte
4 cucchiai di maizena
1 tuorlo grande d’uovo

Preparazione

Si mescola il latte con il latte condensato e si prende una parte di questo e lì si scioglie la maizena e il tuorlo. Si mette il latte sul fuoco e quando inizia il bollore si aggiunge tramite un colino il latte con la maizena e il tuorlo, mescolando sempre facendo attenzione a non formare grumi, quando inizia a bollire si aggiunge un po’ di vaniglia. Abbassare il fuoco e cuocere sempre mescolando fino a che diventi un po’ densa e vellutata. Servire negli stampini per crem caramel, spolverare un po’ di cannella, e a piacere accompagnare con biscotti lingue di gatto o di pasta frolla.

Version en castellano

Pollo con batate en agridulce

Ingredientes para 6 personas

6-8 muslos de pollo deshuesados y cortados en cuadritos
2 zanahorias en cuadritos
2 batate  “               “
2 papas   “               “
4 rebanadas de ananas (pina) en cuadritos
½ taza de jugo de limón
¼ taza de azúcar moreno
½ taza de agua
1 cucharita de concentrado de tomate
3 cucharadas de aceite de oliva
1 o 2 dientes de ajo molido
sal&pimienta

Preparación

Hacer una salsa con el jugo del limón, el azúcar, el concentrado de tomate, sal, pimienta, aceite de oliva y el ajo, emulsionar y disolver a fuego suave todo en una cacerola por pocos minutos. Apagar y dejar enfriar. Poner a marinar la carne en la salsa por 2 horas. Mientras pelar, lavar y cortar las verduras en cuadritos. Calentar en una sarten grande un poco de aceite de oliva y dorar el pollo bien escurrido de la salsa (reservar lo que queda), cuando el pollo agarre color agregar las verduras, mezclar todo, probar de sal y pimienta, agregar un poco de la salsa si es necesario, cubrir y cocer por una hora. Servir con arroz de grano largo cocido sin especies, les recomiendo el arroz de Uncle Ben’s.




Frijoles rojos (lenguas de fuego)

Ingredientes para 6-8 persone

450g de frijoles cocidos
150g de tocino
1 cebolla blanca
1 costilla de apio
1 diente de ajo
2 cucharaditas de concentrado de tomate
chile
½ cubo de caldo de pollo Knorr suiza
sal y pimienta
orégano

Preparación

Cocer los frijoles
Calentar el aceite de oliva en un sartén grande y dorar el tocino en cuadritos, una vez dorado agregar la cebolla cortada, el apio, el ajo molido, el orégano, sal , pimienta, chile y el concentrado de tomate y dos cucharadas de agua para disolver el knorr suiza, dejar agarrar sabor y agregar los frijoles cocidos y 750ml. de agua, mezclar todo bien y cocer hasta que sean cremosos. Servir en ollitas individuales junto al pollo y el arroz.
  
Crema de maizena (Natillas)

Ingredientes para 6-8 personas

1 lata de leche condensada
3 tazas de leche
4 cucharadas de maizena
1 yema de huevo grande
1 cucharadita de vainilla

Preparación

Se revuelven las leches perfectamente y se toma una parte de esto y ahí se disuelve la maizena y la yema del huevo. El resto de las leches se pone en el fuego y cuando inicia el hervor se cuela la leche con la maizena y la yema siempre mezclando para no formar grumos, cuando inicia de nuevo el hervor se agrega la vainilla y se baja el fuego y se continua a mezclar hasta que la crema se adense y quede aterciopelada. Recomiendo servirla en moldes individuales. Poner algo de canela en la superficie, dejar enfriar y servir con galletas sencillas.  




























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