Qualche giorno fa ho
partecipato alla raccolta fondi per un progetto di Oxfam Italia chiamato “Coltiva”
preparando una cena. L’occasione era di presentare il libro “L’Isola lontana
dal mare” dello scrittore, giornalista e fotografo Andrea Semplici. Tutto
questo si è svolto in un bellissimo ambiente, in una villa nelle colline di
Firenze. La famiglia che ci ha ospitato ci ha fatto sentire subito come a casa date
la loro gentilezza e accoglienza.
Inevitabilmente per me è
stato un ulteriore viaggio nei ricordi dell’infanzia, dato che sono nata in una
regione “cañera” del Messico , tuttora con un Ingenio (dove si produce lo zucchero)
in funzione. Sebbene la mia famiglia non si sia mai dedicata alla coltivazione
della canna di zucchero, la sua presenza, il suo consumo e l’ambiente che lo
circondava era cosa naturale nelle nostre vite. La mia scuola dell’infanzia ed
elementare era nella “colonia obrera” (quartiere operaio) dove c’erano l’Ingenio,
le case degli operai e i lavoratori della raffineria. La mia scuola era ed è
ancora affrescata con magnifiche scene che ripresentano la coltivazione della
canna di zucchero e la sua lavorazione, tutti murales del maestro Canito. Dalle
finestre delle nostre aule si poteva vedere e sentire il passaggio dei camion
pieni di canne che portavano nella raffineria. Il fitto carico di canne strabordava
dal rimorchio e veniva agitato come capelli al vento. Per questo motivo i
camion vengono chiamati simpaticamente “las despeinados” (le spettinate). I giorni
della “zafra” (raccolta e lavorazione della canna di zucchero), portavano in
città grandi quantità di cenere nera. Dato che la mia scuola, come già detto,
era molto vicina al Ingenio, ricordo che durante la ricreazione ci sedevamo nei
corridoi sul pavimento a giocare a “las matatenas” (gioco d’abilità, si buttano
a terra 10 stelline di ferro o plastica e bisogna riprenderle facendo saltare
una pallina di gomma con la mano) e ci riempivamo di fuliggine dappertutto, le
mani e le braccia ma soprattutto le nostre “mutandine”, perciò le nostre mamme
ci brontolavano perché praticamente pulivamo tutto il pavimento con i nostri
vestiti. Durante i pomeriggi, a casa, era abitudine sbucciare le canne e
masticare la polpa riempiendoci la bocca del suo succo fino a sgrondare dalle
nostre labbra, per poi sputare la bagassa con grande soddisfazione.
Tornando alla serata di OXFAM
bisogna dire che il brillante racconto di Andrea Semplici è stato accompagnato
dalla lettura di qualche brano del libro e dell’accompagnamento delle
suggestive note musicali di una bravissima chitarrista, che ha reso tutto molto
intimo e suggestivo.
Io ho contribuito con un
granello di “sapori&saperi”, con la preparazione di un piatto ispirato alla
cucina dominicana: Dadolata di pollo con batate e altre verdure in agrodolce,
fagioli rossi piccanti, riso bianco, e come dessert: crema di maizena con
madeleine.
Version en castellano
En días pasados participé a la recolección de fondos para un proyecto de
Oxfam Italia llamado “Coltiva” preparando una cena. La ocasión era presentar el
libro “L’isola lontana dal mare” del escritor, periodista, fotógrafo italiano
Andrea Semplici. Todo esto ocurrió en un bellisimo ambiente, en una villa en
las colinas de Florencia. La familia que nos hospitó nos hizo sentir como en
nuestras casas por su gentilez y por su modo de acogernos.
Andrea Semplici nos ha
relatado de una República Dominicana lejos del mar, del mundo turístico de los
catálogos de las agencias de viajes, un mundo adentro de los cañaberales, donde
tantas personas que trabajan y viven ahí prácticamente no existen porque no
tienen documentos, personas que al mar nunca van aunque si está a unos 30 km . de los “bateyes”
(viviendas, dormitorios). Recomiendo vivamente la compra del libro, las
ganancias de su venta va enteramente en beneficiencia, el libro es muy bello y
escrito en manera muy amena, Andrea nos lleva a conocer la historia de esta
isla dividida en dos partes (Rep. Domincana y Haití) por una frontera surreal,
también es un viaje dentro la historia de la caña de azúcar, alimento para
nosotros ahora indispensable. A los amigos de lengua española por falta de la
versión en castellano de este libro les propongo leer el libro La Isla bajo el Mar, de Isabel
Allende, (ambientado en Haití) de donde también el escritor toma algunos
apuntes e inspiración.
Inevitablemente para mi ha sido un ulterior viaje en los recuerdos de
infancia, ya que nací en una ciudad cañera de México, todavía con un ingenio en
función donde se produce el azúcar.
Aunque si mi familia nunca se haya dedicado
a la cultivación de la caña de azúcar, su precencia, su consumo y el ambiente
que lo rodeaba era una cosa natural en nuestras vidas. Mi escuela de la
infancia y la primaria estaba situada en la colonia obrera donde estaba el
ingenio, las casas, habitaciones de los obreros, trabajadores y empleados de la
refinería. Mi escuela primaria estaba y está afrescada con magníficos murales
con representaciones de la cultivación de la caña de azúcar, de su producción,
todas obras del maestro Canito. De las ventanas de nuestras aulas se podía oir
y ver el paso de los camiones llenos de cañas que llevaban al ingenio. El cargo
pesado de cañas se desbordava y venía agitado como cabellos en el viento y por
eso se usa llamarlas “las despeinadas”. Los días de zafra llenaba la ciudad de
cenizas negras, nuestra escuela estando tan cerca del ingenio se cubría de
tizne, recuerdo que en el recreo nos sentabamos en los pasillos a jugar a la
matatena, y acababamos todas negras de los brazos, manos, piernas y sobretodo
de nuestros “calzones” por ello nuestras madres nos llamaban la atención porque
practicamente limpiabamos el pavimento con nuestras ropas. En las tarde, en la
casa, era costumbre pelar la caña y masticar su pulpa llenandonos la boca de
jugo hasta hacerlo escurrir de nuestros labios, para después escupir el bagazo
con grande satisfacción.
Regresando a la velada de OXFAM hay que notar también que el brillante
relato de Andrea Semplici estubo acompañado de la lectura de algunos párrafos
del libro y de la ejecución de algunas notas musicales de una bravisima
guitarrista, y que creó un ambiente muy intimo y sugestivo.
Yo contribuí con un granito de “sapori&saperi” con la preparación de
un platillo inspirado a la cocina dominicana: pollo con batate, piña y otras
verduras en agridulce, frijoles rojos picantes, arroz blanco, y como postre, crema
de maizena (natillas). A continuación las recetas.
Versione in italiano
Dadolata di pollo con batate
in agrodolce
Ingredienti per 6 persone
6-8 cosce o sopra cosce
disossate e tagliate a dadi
2 carote a dadini
2 batate “
2 patate “
4 rebanadas di ananas a dadini
4 rebanadas di ananas a dadini
½ tazza di succo di lima
¼ tazza di zucchero grezzo
½ tazza d’acqua
1 cucchiaino di concentrato
di pomodoro
3 cucchiai d’olio d’oliva
1 o 2 spicchi d’aglio
spremuto
sale&pepe
Preparazione
Fare una salsa con il succo
di lima, l’acqua, lo zucchero, il concentrato di pomodoro, sale e pepe, olio d’oliva
e aglio, emulsionare e far sciogliere bene il tutto a fuoco basso per qualche
minuto. Spegnere e lasciare raffreddare. Mettere a marinare la carne in questa salsa per 2 ore. Nel frattempo potete
sbucciare e tagliare a dadini tutte le verdure. Una volta che tutto è pronto,
riscaldare dell’olio in una larga padella dove andrete a soffriggere i
pezzettini di pollo scolati dalla salsa, una volta che prendono colore si
aggiunge la verdura, si mescola tutto, si prova di sale e pepe, si aggiunge un
po’ di salsa se è necessario, e si fa cuocere per circa un’ora. Servire con
riso bollito a chicco lungo.
Fagioli rossi (lingue di
fuoco)
Ingredienti per 6-8 persone
450 di fagioli lessati
150g di pancetta affumicata
1 cipolla bianca
1 costola di sedano
1 spicchio d’aglio
2 cucciai di concentrato di
pomodoro
Origano
Sale e pepe
peperoncino
½ dado di brodo vegetale
Preparazione
Cuocere i fagioli.
Scaldate l’olio in una
pentola e soffriggete la pancetta a quadretti, una volta ben colorita
aggiungete la cipolla, sedano, l’aglio spremuto, l’origano, sale e concentrato
di pomodoro e 2 cucchiai d’acqua per sciogliere il dado. In seguito i fagioli e
750 ml d’acqua, mescolate bene e cuocete fino a quando non appare di una
consistenza cremosa. Servite nelle ciotole insieme al piatto di pollo e riso.
Crema di maizena o Natillas.
Ingredienti per 8-10 persone
1 scatoletta di latte
condensato
3 tazze di latte
4 cucchiai di maizena
1 tuorlo grande d’uovo
Preparazione
Si mescola il latte con il
latte condensato e si prende una parte di questo e lì si scioglie la maizena e
il tuorlo. Si mette il latte sul fuoco e quando inizia il bollore si aggiunge
tramite un colino il latte con la maizena e il tuorlo, mescolando sempre
facendo attenzione a non formare grumi, quando inizia a bollire si aggiunge un
po’ di vaniglia. Abbassare il fuoco e cuocere sempre mescolando fino a che
diventi un po’ densa e vellutata. Servire negli stampini per crem caramel,
spolverare un po’ di cannella, e a piacere accompagnare con biscotti lingue di
gatto o di pasta frolla.
Version en castellano
Pollo con batate en agridulce
Ingredientes para 6 personas
6-8 muslos de pollo deshuesados y cortados en cuadritos
2 zanahorias en cuadritos
2 batate “ “
2 papas “ “
4 rebanadas de ananas (pina) en cuadritos
4 rebanadas de ananas (pina) en cuadritos
½ taza de jugo de limón
¼ taza de azúcar moreno
½ taza de agua
1 cucharita de concentrado de tomate
3 cucharadas de aceite de oliva
1 o 2 dientes de ajo molido
sal&pimienta
Preparación
Hacer una salsa con el jugo del limón, el azúcar, el concentrado de tomate,
sal, pimienta, aceite de oliva y el ajo, emulsionar y disolver a fuego suave
todo en una cacerola por pocos minutos. Apagar y dejar enfriar. Poner a marinar
la carne en la salsa por 2 horas. Mientras pelar, lavar y cortar las verduras
en cuadritos. Calentar en una sarten grande un poco de aceite de oliva y dorar
el pollo bien escurrido de la salsa (reservar lo que queda), cuando el pollo
agarre color agregar las verduras, mezclar todo, probar de sal y pimienta,
agregar un poco de la salsa si es necesario, cubrir y cocer por una hora.
Servir con arroz de grano largo cocido sin especies, les recomiendo el arroz de
Uncle Ben’s.
Frijoles rojos (lenguas de fuego)
Ingredientes para 6-8 persone
450g de frijoles cocidos
150g de tocino
1 cebolla blanca
1 costilla de apio
1 diente de ajo
2 cucharaditas de concentrado de tomate
chile
½ cubo de caldo de pollo Knorr suiza
sal y pimienta
orégano
Preparación
Cocer los frijoles
Calentar el aceite de oliva en un sartén grande y dorar el tocino en
cuadritos, una vez dorado agregar la cebolla cortada, el apio, el ajo molido,
el orégano, sal , pimienta, chile y el concentrado de tomate y dos cucharadas
de agua para disolver el knorr suiza, dejar agarrar sabor y agregar los
frijoles cocidos y 750ml. de agua, mezclar todo bien y cocer hasta que sean
cremosos. Servir en ollitas individuales junto al pollo y el arroz.
Crema de maizena (Natillas)
Ingredientes para 6-8 personas
1 lata de leche condensada
3 tazas de leche
4 cucharadas de maizena
1 yema de huevo grande
1 cucharadita de vainilla
Preparación
Se revuelven las leches perfectamente y se toma una parte de esto y ahí
se disuelve la maizena y la yema del huevo. El resto de las leches se pone en
el fuego y cuando inicia el hervor se cuela la leche con la maizena y la yema
siempre mezclando para no formar grumos, cuando inicia de nuevo el hervor se
agrega la vainilla y se baja el fuego y se continua a mezclar hasta que la
crema se adense y quede aterciopelada. Recomiendo servirla en moldes
individuales. Poner algo de canela en la superficie, dejar enfriar y servir con
galletas sencillas.
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