domenica 29 settembre 2013

Antipasto di salmone – Entremés de salmón



Questa è una ricetta molto gustosa e semplice da preparare, soprattutto durante l’estate quando il caldo ci richiede cose semplici e fresche da mangiare, io lo chiamo “salmone di Lauris” perché è stata mia sorella che mi ha fatto conoscere questa ricettina che ora comparto con voi anche se l’estate se ne andata.

Ingredienti

salmone affumicato
formaggio spalmabile tipo philadelphia
un po’ di cipolla bianca tritata finemente
succo di limone
capperi
crostini di pane

Preparazione


Si trita la cipolla finemente e si mette macerare in succo di limone per almeno 2 ore. Si stendono le fettine di salmone in un piatto, si bagna con la salsina di cipolle e capperi, nel centro si mette il formaggio. Servire con crostini tostati.


Versión en castellano

Esta es una receta muy sabrosa y fácil de preparar, sobretodo durante el verano cuando el calor nos agobia y es preferible comer cosas frescas y sencillas, yo lo llamo “el salmón de Lauris” porque fue mi hermana que me lo hizo conocer y comer. Esta receta la comparto con ustedes aunque si el verano se ha ido.

Ingredientes

salmón ahumado
queso philadelphia
un poco de cebolla blanca tritada finamente
jugo de limón
alcaparras
crutones

Preparación

Se trita la cebolla finita, se pone a macerar en jugo de limón, al menos 2 horas. Se extienden en un platón las rebanadas de salmón ahumado, se bañan con la salsita de cebolla y se agregan las alcaparras. En el centro se pone el queso philadelphia. Se sirve con crutones de pan.

martedì 17 settembre 2013

Fiestas Patrias



Este año para conmemorar las fiestas patrias preparé para unos amigos una cena con un menú tipicamente norteño pues fueron los mejores ingredientes que encontré en mi alacena visto que regresé de aquellas tierras (Tamaulipas) hace solo 3 semanas.
El menù consistiò en : un dip de queso, atún y chile chipotle, tacos de harina con machacado de Montemorelos, N.L. frijoles refritos, aguacate y como postre un rico arroz con leche y canela. Faltaron los chiles en nogada pero les aseguro que la mesa y el espiritu era realmente  “mexicano”. Esta vez las recetas en castellano no las pongo pues son platillos muy comunes en mis tierras natales y seguramente todos las saben cocinar, pero igualmente quiero compartir con todos ustedes estas fiestas con algunas fotos. VIVA MEXICO!!!






La guerra d’indipendenza del Messico (1810-1821) che iniziò il 16 settembre 1810, fu la lotta del Messico per l’indipendenza dal dominio coloniale spagnolo. Iniziò come un’idealistica rivoluzione contadina contro i propri signori coloniali, ma terminò con un’improbabile alleanza tra liberali e conservatori.
Messico celebra e ricorda questo avvenimento “las fiestas patrias” il 15 e 16 settembre, con diversi eventi popolari, il famoso “grito de Dolores" , il grido di VIVA MEXICO!  che urlò il sacerdote Miguel Hidalgo y Costilla è considerato l’atto d’inizio della guerra d’indipendenza si celebra la notte del 15 settembre, mentre il 16 ci sono delle sfilate nei centri storici. Durante i giorni delle fiestas patrias no può mancare la preparazione di piatti tradizionali  come “Los chiles en nogada”, sono dei peperoni ripieni di carne macinata, spezie, un po’ dolci e piccanti bagnati con una salsa di noci e melograno.
Io non avendo questi ingredienti ho preparato un cenetta tipicamente “norteña”: dip di formaggio con tonno e peperoncino chipotle, tacos de harina con machacado (tacos con tortillas di farina e ripieno di carne secca e uova), frijoles refritos (fagioli borlotti passati), aguacate (avocato) y arroz con leche y canela (riso al latte e cannella)




Dip di formaggio

200g di philadelphia
100g di tonno
un cucchiaio di chile chipotle
Mescolare bene tutto, tenere in frigo e servire con patatine o crackers.


Tacos de machacado (4 persone)

Tortillas de farina
100g di carne secca (si trova nei negozi etnici)
1 cipolla bianca
Peperoncino q.b.
Salsa di pomodoro (2-4 cucchiai)
5-6 uova

In un tegame con un po’ d’olio di semi si soffrigge la carne insieme alla cipolla tagliata molto fine e al peperoncino, quando questo prende colore s’aggiunge il pomodoro e un pizzico di sale, si fa cuocere 5 minuti e poi s’aggiungono le uova sbattute, si cuoce e si lasciano morbidi. A parte riscaldare le tortillas e poi riempire con “el machacado”.




Riso al latte (4 persone)

2 1/2  tazze d’acqua
½ tazza di riso lavato e sgocciolato
½ tazza di zucchero
½ scatoletta di latte carnation (evaporato)
un pizzico di cannella

Riscalda l’acqua con la cannella e quando inizia e bollire aggiungere il riso: cuocere per 10 minuti a fuoco medio o fino a che il riso sarà morbido. Aggiungere il latte evaporato, lo zucchero, mescola e cucina a fuoco basso durante 15 minuti. Servire freddo o tiepido.








martedì 10 settembre 2013

El Metro




Ho l’abitudine d’osservare le persone quando mi trovo nelle sale d’attesa degli aeroporti, degli autobus o quando viaggio nei mezzi pubblici, è un modo di passare il tempo e fantasticare sulla vita del mio prossimo. Alcune volte prendo appunti nella mia testa altre volte sulla carta a seconda di dove sono.

Spesso quando faccio questo esercizio ricordo sempre una bellissima canzone scritta da Joan Manuel Serrat; La bella y el metro. E’ una canzone che amo particolarmente perché m’identifico con essa; quello che scrive Serrat è precisamente quello che penso ed osservo quando sono in quella situazione nel Metro: lascio volare la mia fantasia e provo a immaginare la vita delle persone che sono dentro a quei vagoni;  a volte penso che a sua volta ci sarà qualcuno che fa la stessa cosa nei miei riguardi o semplicemente non gliene frega niente a nessuno ed ognuno è preso dai propri pensieri, dalle proprie inquietudini.



Alcuni anni fa durante un mio viaggio a Città del Messico, prendendo “el metro” rimassi impressionata al vedere una realtà urbana sotterranea, che camminando sopra per le strade ed i grandi viali della città passa inosservata, un altro mondo. Allora rimassi stupefatta dalla quantità di bambini e adulti (vagoneros) che percorrevano i vagoni del metro vendendo ogni tipo di merce.

Ebbene sì, quest’anno al mio ritorno a Città del Messico riprendendo “el metro” oltre all’affollamento abituale che m’impediva riflessioni e osservazioni più acute ho notato con grande meraviglia l’eccellente equilibrio e destrezza delle donne messicane per truccarsi con gran maestria malgrado “el traqueteo” (tramestio) … cavolo! A me non bastavano due braccia e due gambe ben piantate a terra per riuscire a stare dritta mentre loro con “nonchalance” si truccavano magnificamente.




Seconda cosa che ho scoperto sono stati “los bocineros”:  è gente che vende c.d. illegali, salgono sui vagoni portando con se un vecchio c.d player (come il mio vecchio apparecchio)  facendo sentire qualche cantante di moda o  vecchie canzoni messicane a tutto volume, stridenti… in un primo momento rimango sorpresa dal suono così forte di questi vecchi c.d. player, finchè mia  figlia mi fa notare che nelle loro spalle dentro agli zaini hanno una grossa cassa musicale che diffonde i suoni; la bocina, da lì l’epiteto di “bocineros”.Ti fanno diventare matto con il volume così alto, tant’è che in questi giorni stavo leggendo nel giornale che è nata la raccolta di firme in internet contro questi “bocineros”.
La gente che nel metro apparentemente sembra indifferente a tutto in realtà subisce di tutto, in questo caso un inquinamento acustico non meno grave di quello atmosferico. Mi terrò informata su come va a finire quest’azione contro “los bocineros”.


Per ultimo una cosa che trova sempre conferma nei miei ritorni in Messico è l’amoreggiare delle coppiette messicane, non solo nel metro, non importa il posto, la età, , l’orario, dovunque siano, loro si baciano (e non solo!) con una passione che ha dell’ incredibile, waw! a volte anche in modo molto imbarazzanti per me, ma… beati loro! 

E come dice Serrat: “entre el inferno y el cielo,
                                     galopando entre tinieblas
                                     de la periferia al centro
                                     del centro a la periferia,
                                     el metro.

                                    Con ojos de sueño viene
                                    cruzando la madrugada
                                    regresará a media noche
                                    con el alma fatigada,
                                    el metro.........................

                                   yo sólo la veo a ella
                                   la bella
                                   la bella
                                   la bella que no me ve

Versiòn en castellano




        Tengo la costumbre de observar las personas cuando me encuentro en las salas de espera de los aeropuertos, de los autobuses, o cuando viajo en los medios públicos; es una manera de pasar el tiempo y fantasear sobre la vida del prójimo. Algunas veces tomo apuntes en mi mente otras veces en el papel según donde esté.

Seguido cuando hago este ejercicio recuerdo siempre una bellisima canción escrita y cantada por Joan Manuel Serrat; La bella y el metro. Es una canción que amo particularmente porque me identifico con ella, lo que escribe Serrat es precisamente lo que pienso y observo cuando estoy en esa situación en el Metro, dejo volar mi fantasía y pruebo a imaginar  la vida de las personas que están adentro a esos vagones, a veces pienso que a su vez hay alguien que está haciéndo lo mismo sobre lo que me concierne o simplemente no les importa nada y cada quien esta aturdido de sus propios pensamientos, de sus propias inquietudes.


Hace algunos años durante un viaje a la Ciudad de México, tomando el metro quedé impresionada al ver una realidad urbana subterránea que caminando arriba sobre las grandes avenidas y grandes calles de la ciudad pasa inobservada, todo un otro mundo. Entonces me quedé estupefacta de la cantidad de niños y adultos (vagoneros) que recorrían los vagones del metro vendiéndo todo tipo de mercancías.

Ahora bien este año a mi regreso en la ciudad de México y volviéndo a tomar “el metro” a parte el gentío habitual que me impedía reflexiones u observaciones más agudas, noté con grande maravilla el excelente equilibrio y destreza de las mujeres mexicanas para maquillarse con maestría a pesar del traqueteo... diablos! A mi no me bastaban dos brazos y dos piernas bien plantadas en el suelo para lograr estar en pie mientras que ellas con “nonchalance” se pintaban magnificamente.

Segunda cosa que descubrí fueron “los bocineros”: es gente que vende c.d. piratas, salen en los vagones llevando consigo un viejo c.d. player,  haciéndo escuchar el último hit del momento o viejas canciones mexicanas a todo volumen, estridente... a un primero momento me sorprende como un c.d. player pueda tener la potencia de un verdadero estereo, hasta que mi hija me hace notar que en sus espaldas adentro de las mochilas traen una grande bocina que difunde los sonidos tan fuerte; la bocina, de ahí el epíteto de “bocineros”. Te hacen volverte loco con tan alto volúmen, tanto es que en estos días se ha desatado en la red una lucha contra ellos, recogen firmas para quitarlos del metro. La gente del metro aparentemente parece indiferente a todo, en realidad padece todo, en este caso la contaminación acústica no menos grave de aquella atmosférica. Seguramente me mantendré informada sobre esta acción contra “los bocineros”.




Por último, una cosa que encuentra siempre confirmación a mis regresos en México es el coquetear (por no decir "el cachondeo") de las parejas mexicanas, no solo en el metro, no importa el lugar, la edad, el horario, donde quiera que estén, ellos se besan ( y no solo!) con una pasión que es increíble, waw” a veces en manera embarazosa para mi... benditos ellos!

Y como dice Serrat: “entre el infierno y el cielo,
                                   galopando entre tinieblas
                                   de la periferia al centro
                                   del centro a la periferia,
                                   el metro.

                                   Con ojos de sueño viene
                                   cruzando la madrugada
                                   regresará a media noche
                                   con el alma fatigada
                                   el metro......................

                                   ………………………
                                   Yo sólo la veo a ella
                                   la bella
                                   la bella
                                   la bella que no me ve



lunedì 9 settembre 2013

Insalata di pollo - ensalada de pollo




Ingredienti per 8 persone

3 petti di pollo cotti e tagliati a quadretti
11/3 tazza di noci tritate
½ tazza di sedano a pezzettini
¼ tazza di cipolloti
½ tazza di uvetta
2 mele senza buccia a pezzettini
¼ tazza succo di limone
½ cucchiaino di sale
¼ cucchiaino di pepe
½ tazza di maionese
1 grappolo d’uva bianca senza semi

Preparazione
Mescolare tutti gli ingredienti, mettere in frigo fino al momento di servire, ottima d’estate. Servire con crackers o pane tostato.



Versión en castellano

Ingredientes para 8 personas

3 pechugas cocidas y en cuadritos
1 1/3 nueces picadas
½ taza apio picado
¼ taza de cebollín
½ taza de pasitas
2 manzanas golden en cuadritos y sin cáscara
¼ taza de jugo de limón
½ cucharadita de sal
¼ cucharadita de pimienta
½ taza de mayonesa
uvas verdes sin semillas

Preparación
Mesclar todos los ingredientes, tener en el refrigerador hasta la hora de servir, gustosa en el verano. Servir con galletas saladas o pan tostado.