mercoledì 4 luglio 2012

Fame di cambiamento? Un pranzo equo-solidale

Questo pranzo nasce per sostenere la Campagna internazionale “COLTIVA. La vita. Il cibo. Il pianeta” indetta da OXFAM. Oxfam è una grande confederazione internazionale formata da 17 organizzazioni che lavorano in più di 90 Paesi del Mondo per trovare soluzioni durature all’ingiustizia della povertà. La campagna COLTIVA (GROW) investe sui piccoli agricoltori e sulle comunità rurali, spesso le più povere e marginalizzate. Propone la produzione ed il consumo responsabile del cibo per creare un sistema alimentare giusto dove tutti possano ogni giorno sedersi a tavola. Vuoi sostenere COLTIVA? Ecco qui: http://www.oxfamitalia.org/coltiva/coltiva/il-progetto-coltiva

L’amaranto
E’ una pianta originaria dell’America Centrale, dove era coltivato già dalle civiltà precolombiane. Attualmente, viene coltivato a scopo commerciale in Messico, Sudamerica, Stati Uniti, Cina, Polonia ed Austria.
Nei suoi territori d’origine, era definito dagli Aztechi come “il misterioso grano” o “il grano degli Dei”. I semi erano conosciuti per le qualità nutrizionali ed energetiche. Anche i Maya lo usavano come nutrimento mentre gli Incas lo definivano “kiwicha” (piccolo gigante) e ne apprezzavano il suo potere curativo.
Una volta bollito risulta una massa gelatinosa. Si cuoce dopo il lavaggio, in due parti d’acqua con un cucchiaino di sale marino, 20 minuti in pentola a pressione e 30 in pentola normale.

In questa ricetta io ho usato amaranto prodotto in Messico, “equo e solidale”.
Flan d’ amaranto
Ingredienti per 6 persone
100g d’amaranto in semi
250ml di latte vaccino o di soia
3 uova
100g di champignon
100g di cipolla
100g di carote
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
olio d’oliva qb
sale&pepe
Preparazione
Cuocete l’amaranto in due volte  il suo volume di acqua fredda. Lavate e tagliate a cubetti le verdure. Fatele stufare a fuoco moderato unendo solo poca acqua si è necessario per circa 15 minuti.
Sbattete le uova con il latte, salate, pepate, unite l’amaranto e le verdure tiepide. Ungete 6 stampini tipo muffin e distribuite equamente il composto a base di amaranto e verdure. Cuocete a bagnomaria nel forno caldo a 200° per circa 20 minuti. Capovolgete gli stampini sui piatti e servite accompagnando con una salsa di vostro gusto, io ho preparato una salsa di formaggi.
Salsa ai formaggi
In un pentolino riscaldare 200ml di panna vegetale (io ho usato Bio avena Cuisine)
con 100g di pecorino e parmigiano e un goccio di latte. Con questa salsa bagnare gli sformati e portare a tavola tiepidi.

Quinoa
E’ una pianta erbacea come gli spinaci o la barbabietola. Pur non essendo un cereale può essere utilizzata in modo simile a questo. La quinoa è un alimento con tante proteine vegetali e non contiene glutine. E’ l’alimento base per le popolazioni andine. Per il ruolo quasi sacro che la quinoa aveva assunto presso le popolazioni andine, all’epoca della conquista spagnola, la sua coltivazione venne combattuta e scoraggiata giacché  la cultura cattolica considera sacro solamente il pane di frumento e quindi il grano.
Io nella mia ricetta ho usato la quinoa prodotta in Perù, di coltivazione biologica e organica.

Quinoa e avocado
Ingredienti per 6 persone
250g di quinoa (lavata e asciugata)
½ l d’acqua
4 pomodori senza semi  tagliati a quadretti
250g di spinaci fresche e tenere tagliate a striscioline
½ cipolla di Tropea tritata
4 cucchiai di succo di limone
4 cucchiai d’olio d’oliva
1 cucchiaino di sale
alcune foglie di spinaci
2 avocadi maturi a fettine
Un po’ di formaggio Feta sbriciolato
Preparazione
In una pentola mettere la quinoa e l’acqua. Far bollire e abbassare il fuoco, coprire e cuocere per 15 minuti finché l’acqua si sarà assorbita. Mettere la quinoa in una scodella di media grandezza.
Aggiungere il pomodoro, le striscioline di spinaci e la cipolla nella quinoa e mescolare. A parte emulsionare l’olio con il limone e il sale. Mescolare il tutto. Fare un letto con le foglie di spinaci rimaste, sistemare il composto di quinoa e verdure nel mezzo, sopra mettere la feta sbriciolata e le fettine d’avocado intorno. Servire fresca.
Torta di quinoa e mele con cannella e cocco
Ingredienti
5dl  di mele a quadretti
0.5dl di zucchero
1 cucchiaino di cannella in polvere
1dl d’acqua
1 dl di cocco grattugiato
4 uova
125g di burro morbido
3dl di quinoa cotta
4dl di farina di riso o farina normale 00
1 bustina di lievito
Preparazione
Cuocere i quadretti di mela con l’acqua, la cannella, lo zucchero fino ad assorbire  quasi del tutto il liquido e mettere da una parte.
Battere le uova con lo zucchero e poi aggiungere il burro morbido, mescolare bene.
Aggiungere la quinoa previamente cotta, mescolare bene e poi la farina con il lievito, amalgamare il tutto. Mettere metà del composto in uno stampo di 23cm per 6cm, appiattire l’impasto, poi mettere le mele e il cocco grattugiato, infine il resto dell’impasto. Cuocere in forno a 180° per 30 minuti o poco più.
Farro
Il farro rappresenta il più antico tipo di frumento coltivato, utilizzato dall’uomo come nutrimento fin dal neolitico. Il farro è famoso per essere stato la base dell’alimentazione delle legioni romane che partirono alla conquista del mondo.
L’importanza del farro è testimoniata dal fatto che un’antica forma di matrimonio era detta “confarrato” perché gli sposi mangiavano una focaccina di farro.
Il farro è povero di grassi, ricco di fibre, di vitamine e di sali minerali, sazia e non fa ingrassare.
In questa ricetta ho scelto il farro della Garfagnana, località nord-occidentale della Toscana vicino a Lucca seguendo la filiera corta ed essendole riconosciuta la Indicazione Geografica Protetta dall’Unione Europea.
Si cuoce una parte di farro per 3 d’acqua, per 30 minuti dall’ebollizione.
Insalata di farro vegetariana
Gli ingredienti per questa ricetta valgono per una persona se si pensa a un piatto unico. E’ una ricetta estiva, fresca , ideale per portare in gita al mare o semplicemente in casa in questi giorni di forte caldo.
Ingredienti per una persona
100g di farro della garfagnana
½ carota a julienne
½ zucchina crude julienne
1 cuore di sedano a pezzetti
4-5 pomodorini pachini
30g d’olive verdi e nere
Basilico
Olio e aceto qb
Preparazione
Cuocere il farro come indicato sopra, farlo raffreddare e mettere da parte.
Tagliare a julienne o a dadini tutte le verdurine, aggiungere l’olive ( a pezzetti, intere,  secondo le vostre preferenze), e i pomodorini pachini tagliati a pezzetti. Aggiungere il basilico tagliato a mano per non farlo scurire con la lama del coltello. Mettere dell’olio e aceto quanto basta per farlo insaporire, mescolare tutto, tenerlo al fresco e buon appetito!
Tofu
E’un alimento molto diffuso in tutto l’estremo oriente, il nome è giapponese ma l’origine è cinese. La fabbricazione del tofu dal latte di soia è simile a quella del formaggio dal latte. E’ un alimento molto ricco di proteine ed ha un sapore ed un odore sostanzialmente neutro, grazie a tale caratteristica lo si può cucinare sia salato che dolce. Io vi propongo una ricetta molto semplice che ho mangiato qualche volta in un piccolo accogliente ristorante cinese:
Tofu con salsa di pomodoro piccante
Ingredienti per 6 persone
375g di tofu fresco naturale a base di soia (proveniente da agricoltura biologica)
400g di pomodoro fresco a quadretti o in scatola
3 cipollotti a fettine
1 spicchio d’aglio tritato
1 peperoncino
Olio d’oliva q b
Sale
Preparazione
Mettere in un tegame un po’ d’olio d’oliva e far rosolare l’aglio tritato con le fettine delle cipolline, appena si saranno ammorbidite aggiungere il pomodoro, il peperoncino, il sale, e far cuocere per qualche minuto. Aggiungere il tofu tagliato a fettine e farli insaporire per una 15 minuti.
Infine per questo pranzo oltre alla torta di quinoa e mele per completare  ho servito uno squisito preparato per budino alla vaniglia, dove l’80% dei suoi ingredienti appartengono al commercio “equo solidale &sociale” di Libero Mondo.
Tutto questo per contribuire ad un commercio giusto nel mondo della globalizzazione.
Lo zucchero di canna prodotto in Paraguay e nelle Mauritius.
Le bacche di vaniglia provenienti dalla Tanzania.



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