giovedì 21 novembre 2019

Nudità - Desnudez

Las tres edades de la mujer (Klimt)


Tu cuerpo titubante
se posa sobre un cuadrado
de azulejos fríos.

El chorro de agua tibia
se lleva el pudor
que envuelve tu vejez.
Como una niña
aprietas los ojos al jabón en tu cara
vacilas como cegada.

Acaricio tu cabeza
huelo tu pelo
eres dócil y silenciosa.
Observo tu vientre orgulloso
con las marcas de la maternidad,
por nueve meses ahí jugueteé.

Nos hemos rendido a los años.

Lavar tus pies
es un acto de amor.
Tus pies pálidos
de mujer antigua
nunca se han hundido
en la tierra.

Con el talco
volverá la fragancia
de abuela, madre
de niña recién nacida.

No hay prisa
en el rito de lavarse
te consiento paciente
es tu tiempo, yo tu
amorosa doncella.


Tus piernas, tus rodillas,
tus articulaciones
ya no están sólidas,
pero tus pasos inciertos
no han afectado
tu natural elegancia.


Ahora mi reina
en tu sillón puedes rezar el rosario.


Versione italiano

Il tuo corpo titubante
si posa in un quadrato
di mattonelle fredde.

Lo scroscio d'acqua tiepida
porta via il pudore
che avvolge la tua vecchiaia.
Come una bambina
strizzi gli occhi al sapone sul viso
tentenni come accecata.

T'accarezzo la testa
annuso i tuoi capelli
sei docile e silenziosa.
Osservo il tuo ventre orgoglioso
con i segni della maternità.
Per nove mesi lì
mi sono trastullata.
Ci siamo arresi agli anni.

Lavare i tuoi piedi
è un atto d'amore.
I tuoi piedi pallidi
di donna antica
non sono mai
sprofondati nella terra.

Col borotalco
tornerà la fragranza
di nonna, mamma,
di bambina appena nata.

Non c'è fretta
nel rito di lavarsi
ti assecondo paziente
è il tuo tempo, io la tua
amorosa ancella.

Le tue gambe, i ginocchi,
le tue articolazioni
non sono più salde,
ma i tuoi passi incerti
non hanno intaccato
la tua eleganza innata.


Ora mi reina
sulla tua poltrona puoi sgranare il rosario.

Adriana 








lunedì 18 novembre 2019

Chips di cavolo nero – Chips de col rizada




Un gustoso stuzzichino per mangiare insieme agli amici, chips diverse delle solite di patata, croccanti e appetitose. Io ho accompagnato le linguine con pesto di cavolo nero con qualche chips per dare una scintilla croccante a la pasta.

Ingredienti

foglie di cavolo nero
sale
semi di sesamo
semi di lino
olio d'oliva

Preparazione

Lava e asciuga le foglie di cavolo nero, stende su carta da forno. Prepara un intingolo con olio d'oliva, sale, semi di sesamo, di lino e mescola. Con un pennello unge le foglie con l'intingolo d'olio e semi, mette in forno a 180° per pochi minuti, che diventino croccanti ma non bruciati.


Version en español

Un rico bocadillo para comer junto a los amigos, chips diferentes de las habituales de papa, crujientes y apetitosas. Yo acompañé los linguine con pesto de col rizado con estas chips para dar una chispa crujiente a la pasta.

Ingredientes

hojas de col rizado (espincas, acelgas)
sal
semillas de ajonjolí
semillas de lino
aceite de oliva

Preparación

Lava y seca muy bien las hojas de col, extiende sobre papel para horno. Prepara una salsa con aceite de oliva, sal, semillas de ajonjolí, de lino y mezcla. Con una brocha unta las hojas con la salsa, pon en el horno a 180° por pocos minutos, que sean crujientes pero no quemadas.



Tortino di patate, bietola e ceci – Flan de papas, alcelgas y garbanzos.





Questi sformati sono molto buoni e non usando uova e burro sono leggeri. Puoi accompagnare qualsiasi altro alimento con essi. Io li ho servito con delle polpettine di lenticchie in umido, tutto assolutamente vegano.

Ingredienti

250g di ceci cotti (puoi usare anche di baratolo)
4 patate di media grandezza
500g di bietola (circa 800g freschi)
sale, pepe
un pizzico di curcuma e di noce moscata
olio
pangrattato qb
2 cucchiai di besciamella di soia (opzionale)

Preparazione

Lessa le patate e le bietole e schiaccia le patate e tagliuzza le bietola, sala e aggiunge le spezie, insieme ad un giro abbondante di olio. Une per creare un composto . Schiaccia i ceci cotti e une al composto di patate, aggiusta di sale e pepe. Unge degli stampini e spolvera con pane grattato e poi riempi con il composto, ancora una spolverata di pangrattato,un filo d'olio e mette in forno a180° per 20minuti. Lascia intiepidire e serve rovesciandoli sui piatti. Per questa dose vengono circa 8 tortini.

Versión en español

Estos flanes saben muy sabrosos y no usando huevos y mantequilla son muy ligeros. Pueden ser guarnición para cualquier platillo. Yo los serví con albóndigas de lentejas en salsa de tomate. Todo absolutamente vegano.

Ingredientes

250g de garbanzos cocidos (puedes usar de lata)
4 papas de media grandeza
500g de acelgas (cerca 800g frescas)
sal, pimienta
un pellizco de curcuma y de nuez moscada
aceite de oliva
pan molido
2 cucharadas de bechamel de soya (opcional)

Preparación

Coce las papas y las acelgas y aplana con un tenedor las papas y recorta las acelgas, sala y agrega las especies, junto a un chorrito de aceite de oliva abundante. Junta para hacer un compuesto. Aplana los garbanzos y agrega al compuesto de papas, ajusta de sal y pimienta. Unta los moldes y esparce con pan molido y llena con el compuesto, de nuevo esparce pan molido, un hilo de aceite de oliva e pon en el horno a 180° por 20 minutos. Deja tibiar, reverte y sirve en el plato. Con esta dosis salen cerca de 8 flanes.




venerdì 15 novembre 2019

Sei partito presto - Partiste muy pronto -15 noviembre tu cumpleaños


Partiste muy pronto
y nos quedamos cojeando,
sin tu guía y tus silencios.
Tu eras el muro de contención
nosotros simples tabiques.
Abrumados por el pasar del tiempo,
somos bisagras oxidadas.
Los cimientos – madre
resisten a los temblores.

A veces pienso que gozaste
de lo mejor de la vida,
cuando había libertad
y prosperidad de postal.

Supieras cómo se vive hoy,
encerrados en la casa,
media cáscara de nuez
como cielo,
olor de moho
y vivos sólo por recuerdo.

Te fuiste demasiado pronto,
te ruego: rompe el silencio,
baja a poner puntales
para evitar el derrumbe.


Versione italiano

Sei partito presto
e siamo rimasti zoppicanti
senza la tua guida e i tuoi silenzi.
Tu eri il muro portante
noi semplici tramezzi.
Travolti dal passare del tempo,
siamo cardini arrugginiti.
Le fondamenta - madre
resistono alle scosse.

A volte penso che hai goduto
del meglio della vita,
quando c'era libertà
e prosperità da cartolina.

Sapessi come si vive oggi
rintanati in casa
mezzo guscio di noce
come cielo,
odore di muffa
e si è vivi per ricordo.

Te ne sei andato troppo presto,
ti prego, rompi il silenzio,
scendi a mettere puntelli
ad evitare il crollo.

Adriana

martedì 12 novembre 2019

Insalata rossa d'autunno – Ensalada roja de otoño



Questa è una deliziosa insalata per rallegrare le giornate piovose dell'autunno. Il rosso mette sempre allegria.

Ingredienti

1 o 2 cespi di radicchio rosso
2 barbabietole cotte
¼ di testa di cavolo rosso
½ cipolla viola
panna acida al gusto (opzionale)
chicchi di melograno
olio qb
1 cucchiaio di capperi
il succo di un limone e la buccia grattugiata
semi di zucca qb
sale e pepe



Preparazione

Lavate, scolate e tagliate il radicchio e il cavolo a listarelle molto fine. Tagliate le barbabietole cotte a quadretti. Tostate i semi di zucca con un pochino di sale e un filo d'olio in una padella e fatele raffreddare. Assemblare gli ingredienti e preparate una vinagrette; in un bicchiere mette l'olio con il succo del limone, i capperi tritati, sale, pepe ed emulsiona bene. Condisci l'insalata con questa vinagrette, se volete arricchirla aggiunge un topping di panna acida con una grattugiata di scorza di limone o solamente la scorza. Non dimenticate i semi di zuccca e i chicchi di melograno per renderla croccante!

Versión en español

Esta es una rica ensalada para alegrar los días lluviosos del otoño. El rojo da siempre alegría!

Ingredientes

1 o 2 lechuga roja
2 batabeles cocidos
¼ de cabeza de repollo morado
1/2 cebolla morada
crema ácida al gusto (opcional)
granos de granada
aceite de oliva
1 cucharada de alcaparras
el jugo de un limón y su ralladura
semillas de calabaza
sal y pimienta



Preparación

Lava, escurre y corta en tiritas muy finas la lechuga roja y el repollo. Corta los betabeles cocidos en cuadritos. Tuesta las semillas de calabaza en un sartén con un hilo de aceite y poca sal, deja enfriar. Arma la ensalada con todos los ingredientes y prepara una vinagreta; en un vaso pon el aceite de oliva, agrega el jugo de limón, las alcaparras picadas, sal, pimienta y emulsiona bien. Condimenta la ensalada con esta vinagreta, si quieres ponle un topping con crema ácida y la ralladura de limón, o solo esta ùltima. No olvides las semillas de calabaza y los granos de granada para hacerla crujiente.



venerdì 8 novembre 2019

Fagiolini serpenti o di Santa Anna – Ejotes serpientes o de Santa Ana




Si chiamano così per la loro lunghezza e perché si raccolgono nel pieno dell'estate il giorno di Santa Anna il 26 di luglio. Sono d'origine toscana della zona di Pistoia. Vengono di solito cucinati in umido, hanno un sapore leggermente amarognolo ed erbaceo quasi terroso. Sono buonissimi così in umido, unica pecca che mangerete anche tanto pane! 


Ingredienti


600gr di fagiolini serpenti
1 cipolla grande
1 spicchio d'aglio
5 pomodori maturi
peperoncino qb
sale qb
olio extra vergine d'oliva

Preparazione

Lavate e pulite i fagiolini serpenti, togliendo le due estremità. Tagliate la cipolla a fettine, i pomodori maturi a dadini, tritate l'aglio col peperoncino. In un ampio tegame con un po' di olio d'oliva fate rosolare l'aglio, la cipolla, il peperoncino. Appena iniziano ad ammorbidirsi aggiungete i fagiolini serpenti, il pomodoro e qualche cucchiaio con acqua. Cuocete a fuoco basso, mescolate di tanto in tanto per circa 40 minuti finché il sugo si restringa. Aggiustate di sale e servite caldi con un filo d'olio crudo.



Versión en español

Estos ejotes se llaman así por su forma larga (pueden llegar a medir 50 cm o más) y porque se cosechan en el verano el día de Santa Anna el 26 de julio. Son de origen toscano de la zona de Pistoia. Normalmente se preparan en salsa de tomate, tienen un sabor ligeramente amargo y de hierba casi terroso. Saben riquísimos en salsa de tomate, único defecto es que se comen con mucho pan y adiós a la dieta!

Ingredientes

600 g de ejotes serpientes
1 cebolla
5 tomates maduros
1 diente de ajo
chilito
sal
aceite de oliva

Preparación

Lava y limpia bien los ejote quitándoles las dos extremidades. Rebana la cebolla finamente, corta los tomates en cuadritos, pica el ajo con el chilito. En un sartén grande pon aceite de oliva y pon a dorar la cebolla, el ajo y el chilito, apenas agarren color agrega los ejotes, el tomate y alguna cucharada de agua, sal y cubre. Coce a lumbre baja y de vez en cuando menea por cerca 40 minutos hasta que estén suaves y la salsa se haya adensado. Ajusta de sal, sirve calientes con un chorrito de aceite de oliva crudo. 

   


lunedì 4 novembre 2019

Il kiwi





Il Kiwi

Nel mio andare lungo l'Arno fuori Firenze, oggi ho trovato una piantagione di kiwi e ho pensato a come è la vita, come cambia, come si trasforma. Al mio arrivo in Italia nei primi anni '80, il kiwi era qualcosa di molto innovativo per gli italiani ed era considerato un frutto “esotico”, veniva importato dalla Nuova Zelanda. Curiosa era anche la maniera come i fiorentini pronunciavano il suo nome: “kivi” la doppia vu diventava una v sola. Mi meraviglia pensare che ora è un frutto che non manca sulla tavola delle famiglie italiane e mi sorprende di più scoprire che negli ultimi anni Italia sia uno dei più grandi produttori di kiwi, è anche il frutto italiano più esportato in tutto il mondo. Di fonte di Wikipedia (2013) risulta il 2° produttore dopo la Cina, 3° Nuova Zelanda, nella rete in altro testo addirittura è considerato il 1°produttore (2017). Qui vi lascio alcune foto della piantagione, purtroppo non c'erano più kiwi nelle piante, il 20 ottobre hanno finito la raccolta, ora è tempo di vendita. Sono belli ugualmente, crescono simile a le filiere dei vigneti. Spero vi piacciano e ricordatemi quando mangiate “il kivi” a la fiorentina!

Versión en español


En mis recorridos en brecha en bicicleta a lado del río Arno hoy me encontré con un campo de filas de plantación de kiwis y me pusé a pensar a lo que es la vida. A mi llegada en Italia en los primeros años '80 el kiwi era una cosa muy novedosa para los italianos y era considerado un fruto “exótico”, venía importado de Nueva Zelanda. Curiosa la manera en que los florentinos pronunciaban su nombre: “kivi” la doble w se convertía en v sola.

Me maravilla pensar que ahora es un fruto que no falta en la mesa de una familia italiana media y sorprende todavía más que en estos últimos años Italia sea uno de los más grandes productores de kiwi, y es el fruto italiano que más se exporta en el mundo. De fuentes de Wikipedia (2013) resulta el 2° país exportador de este fruto después de China, 3° Nueva Zelanda, en la red encontré un texto que lo dan incluso el 1° productor (2017).
Aquí les dejo algunas fotos de la plantación de kiwis que visité esta mañana, lamentablemente las filas estaban sin kiwis pues el 20 de octubre terminaron su cosecha. Son bellos igualmente, crecen parecido a los viñedos. Espero lo disfruten y se recuerden también de mi cuando coman el “kivi” a la fiorentina!








Torta nuvola all'arancia – Pastel nube de naranja





Ho partecipato a un corso di cucina vegana dalla Martniaverde, fra le numerose cose che abbiamo preparato c'è la buonissima torta nuvola all'arancia che io ho trasformato in ciambella con gli stessi risultati, è venuta veramente deliziosa. Un dolce ottimo per la colazione o merenda. Qui la ricetta, ricordandovi d'andare al blog dihttp://www.lamartinaverde.com/portfolio-item/nuvola-allarancia-torta-rustica-per-la-colazione/




Ingredienti

380gr di farina di farro bianca bio
130gr di zucchero di canna integrale bio
77gr di olio di riso
150gr di latte di mandorle
la scorza grattugiata di una arancia e di un limone bio
una bustina di lievito per dolci, 16gr ca.
il succo di una arancia
1 pizzico di sale

Preparazione

Unisci gli ingredienti secchi e poi quelli liquidi, metti in forno statico per 50 minuti a 180° e prima di servire lascia raffreddare completamente. Usa una teglia a cerniera unta e infarinata, di 20 cm di diametro (meglio se anche più piccola, 18cm).




Versión en español


Participé a un curso de cocina vegana con LaMartinaverde, entre las numerosas cosa que preparamos, hicimos el sabroso pastel nube de naranja que yo he convertido en rosca con los mismos resultados, salió muy buena. Una rosca especial para el desayuno o merienda. Aquí la receta:

Ingredientes

380g de harina de espelta bio
130g de azúcar mascabado bio
77g de aceite de arroz o girasol
150g de leche de almendra sin azúcar
ralladura de un limón y de una naranja bio
un sobrecito de levadura 16g apróximadamente
el jugo de una naranja
un pellizco de sal

Preparación

Unir los ingredientes secos y después los líquidos, poner en el horno a 180° por 50 minutos y antes de servir dejar completamente enfriar. Usa un molde con bisagras aceitado y enharinado, de 20 cm de diámetro (mejor si más chica, 18cm). Yo usé unos moldes de rosca pequeños y con esa masa logré hacer dos.






venerdì 1 novembre 2019

Altar de muertos



"Questo altare è per la bella morte,
che tra noi viaggia invisibile,
ridendo di chi si sente forte,
perché è lei l'unica invincibile.
Allora mangia, ridi e ama,
ancora ci sei qui, col tuo riflesso,
finché non arrivi l'elegante dama
qualsiasi sballo è concesso"


"Este altar es para la bella muerte,
que entre nosotros viaja invisible,
riéndose de quien se cree fuerte,
porque ella es la ùnica invencible.
Entonces come, rìe y ama,
todavìa estàs aquì, con tu reflejo,
hasta que no llegue la elegante dama
cualquier diversiòn es concedido."