Ingredienti: riso
nero venere, pomodorini di pachino, erbe aromatiche (timo, aneto, dragoncello),
code di scampi, fumetto di pesce, peperoncino, olio d’oliva, sale e pepe.
La scelta degli
ingredienti deve essere molto accurata, si prediligono freschi, per cui sono
andata al mercato, mi sono persa fra i profumi delle erbe aromatiche e facendo
un bel mazzolino ho iniziato i miei acquisti: un po’ d’aglio, peperoncino, un
bel grappolo di pomodorini arrivati dalla Sicilia, sprigionano un bel profumo,
struscio con la mia mano una piccola gemma di un rosso rubino e la mangio con
gusto, sentendo la sua freschezza è un’esplosione
dentro la mia bocca. Poi mi dirigo verso la pescheria e prendo un po’ di pesce
per fare del fumetto e una bella manciata di code di scampi, stasera cucino il
piatto dell’amore “Riso venere con salsa aromatica e code di scampi”.
La preparazione di
questo piatto deve essere lenta e con grande cura, devi amare ogni ingrediente
che butterai dentro questa padella, dove avremo messo dell’olio d’oliva toscano
, di preferenza nuovo per sentire quel pizzichino sulla lingua, appena
riscaldato l’olio si aggiunge dell’aglio schiacciato in camicia , deve solo
profumare ed insaporire l’olio, deve essere un ingrediente discreto non
invadente, ricordiamoci che è una pietanza dell’eros e i baci saranno il
dessert della serata! Nel frattempo tritiamo l’erbe aromatiche insieme ad un
peperoncino su un tagliere di legno con la mezzaluna, con la lama affilata
bisogna sentire il crick e crack del frantumarsi delle erbe. Poi taglieremo i
pachini a metà e si butta l’insieme dentro
la padella a far appassire piano , piano, con l’aiuto d’un cucchiaio di legno
premere delicatamente sui pomodorini, bagnando il tutto con un po’ di fumetto,
sale e pepe quanto basta e farlo andare… una volta che il sugo si sia rappreso
si tuffano le code di scampi precedentemente pulite dal loro guscio lasciando
solo le codine per facilitar la sua presa in caso d’essere presi con la mano d’una eventuale frenesia al gustare questa
bontà di sapori. Consiglio di levare i gusci già che di solito gli uomini sono
un po’ pigri e goffi nell’utilizzare le posate con questi piccoli crostacei,
pochi minuti di cottura, assaggiare e chiudere il fuoco.
Mettere l’acqua
sulla pentola con una pioggia di sale fino per avviare la cottura del riso
(lunga e profumata), si sprigionerà un aroma di legno di sandalo nella stanza… narra
la leggenda che questo riso fosse molto apprezzato alla corte degli antichi imperatori
cinesi per le sue proprietà afrodisiache: da qui il nome di riso proibito.
Mentre il riso
cuoce, prepariamo la tavola con una bella tovaglia di lino di Fiandra bianca
impeccabile, ma non preoccupatevi se durante la cena qualche goccia del nostro sugo
profumato finisca come un petalo di rosa sulla tovaglia, fa parte del piacere
di stare a tavola e ci sarà poi il tempo e il modo per lavarla!
I piatti di
porcellana bianca faranno da sfondo a questo quadro commestibile, una bella
cupola di riso nero bagnato da una esplosione di rosso profumato, la salsa non
deve coprire il tutto, le code di scampi formeranno una piccola corona come un
fiore aperto all’amore, spolverare un po’ d’erbe nel bianco del piatto per
creare un effetto cromatico, anche l’occhio vuole la sua parte, tutti i sensi
devono essere svegliati.
Per ultimo avere
un buon vino bianco leggermente frizzante da gustare durante la cena quando la
luce del tramonto diventa rosata e sensuale, poi concludere con un rinfrescante
sorbetto al limone di Sorrento che pulirà la tua bocca. Il dopo dipende solo da
un gioco di sguardi… se l’antica leggenda si avvererà.
Auguri!!
Proverò subito questa ricetta!!
RispondiEliminaottimo direi!
RispondiEliminaprovo subito a cucinarlo. Tempi di cottura?
Francy