sabato 30 dicembre 2017

Natale 25 dicembre 2017, Firenze, Italia – Navidad 25 diciembre 2017, Florencia, Italia.

Presepe monumentale dei Sassi di Matera, Basilica di Santo Spirito, Firenze




I Natali di quando i miei figli erano piccoli sono rimasti impressi nella mia memoria e ci ripenso ogni vigilia di Natale quando vado a letto.
Ricordo con malinconia le loro faccine eccitate quando preparavano il piatto con i biscotti e il bicchiere di latte per Babbo Natale in caso avesse voluto rifocillarsi dal suo girovagare portando doni ai bambini di tutto il mondo. Lasciavano anche un bigliettino di ringraziamento per i regali che avrebbe lasciato loro. La mattina del 25 molto presto sentivo che si alzavano in punta di piedi e andavano in salotto per vedere se il bambino Gesù del presepe era nato e poi per scoprire se Babbo Natale era stato generoso con loro. Poi sempre più felici vedevano che Babbo Natale aveva quasi finito tutti i biscotti e il latte, aveva lasciato persino un messaggio ringraziandoli per lo spuntino (grazie alla mia vicina Nadia che si prestava ogni anno a scriverlo in maniera che non avessero dubbi che era stato proprio Babbo Natale e non noi genitori).


Tempo di scartare i regali, far colazione e sistemarsi per andare a messa e da lì andare dalla nonna Pina che avrebbe preparato un eccellente e abbondante pranzo coi  cappelletti in brodo fatti a mano e tante altre leccornie.
Da allora sono passati tanti anni. Nessuno scarta regali la mattina del 25, facciamo semplicemente una normale colazione e andiamo a messa e poi a pranzo dalla zia Anna Maria che con la scomparsa della nonna Pina ha preso il suo ruolo, cucinando anche lei molto bene.


Questo Natale 2017 si sentiva molto la mancanza di mia figlia Laura, che ora vive in Messico. La mattina ci siamo alzati e la prima cosa che mi ha detto mio marito è stata: “Mi sento triste”. Io gli ho risposto: “Lo so, manca anche a me, ma ci dobbiamo abituare”, facendo finta d'essere molto forte (lei è sempre nella mia mente).
Era ancora buio e freddo, quei due gradi sotto zero che ti fanno dire “Brrrr, siamo sotto zero”.
Poi il caffè incominciò a borbottare, il suo aroma mi rassicurò e cominciò la giornata. Una giornata proprio natalizia: fredda, un po' grigia, gli alberi spogli, sciarpe, guanti e cappotti e noi pronti per andare alla messa.
La chiesa grande, un prefabbricato costruito per poter accogliere la popolazione che è cresciuta molto negli ultimi anni, era gremita. Tantissime persone, bambini che vestivano con qualche indumento di festa, le ballerine luccicanti, la felpa rossa con qualche disegno natalizio, i maschietti col papillon e scarpe da ginnastica comode. Il nostro parroco, che è un po' stravagante questa volta ha fatto una bellissima messa, ha parlato chiaro, bene, senza fronzoli e ci ha coinvolto nel discorso sulla nascita del bambino Gesù.
Mentre ero in chiesa seduta in mezzo a mio marito e mio figlio Filippo ascoltavo con attenzione il Vangelo. Filippo ogni tanto mi prendeva la mano, ho sentito che il cuore mi si apriva, il mio bambino è un uomo gentile, la mia bambina è una donna amorosa e anche se non era lì con me fisicamente è sempre nei miei pensieri.
La chiesa era leggermente in penombra, l'odore dell'incenso era profondo e amabile, l'altare addobbato in maniera semplice ma elegante, quest’anno niente stelle di Natale ma fiori bianchi con degli anturium. Faceva un po' freddo (bisogna risparmiare e comunque tener presente che Gesù è nato in una grotta al freddo e al gelo). Nel coro cantavano come angeli, persino io che non canto mai ero invogliata a cantare timidamente qualche ritornello.


A fine messa il coro ha intonato meravigliosamente “ Tu scendi dalle stelle” e il groppo in gola è stato inevitabile.


Per me questo è il Natale e il resto, i regali e i grandi pranzi, non sarebbero niente se non ricordassimo che celebriamo l'arrivo del nostro Signore Gesù.

Nacimiento monumental de las Piedras de Matera, Basìlica del Santo Spirito, Florencia 

Versión en español.

Las Navidades cuando mis hijos eran pequeños se han quedado imprimidos en mi memoria y las recuerdo siempre en Nochebuena antes de dormir.
Evoco con melancolía sus caritas emocionadas cuando preparaban el plato con galletas y el vaso con leche para Santa Clos, en caso quisiera reconfortarse de su viaje en el mundo llevando donos a todos los niños del planeta. Dejaban también una nota de agradecimiento por los eventuales regalos que les dejaría a ellos. La mañana del 25 muy temprano escuchaba su despertar en punta de pies y su ir a la sala para ver si el niño Dios había nacido y después descubrir si Santa Clos había sido generoso con ellos. Luego se ponían felices cuando veían que Santa Clos se había comido casi todas las galletas y tomado la leche, incluso les dejaba escrito un mensaje dandoles las gracias por el bocadillo (gracias a mi vecina Nadia que todos los años se prestaba a escribirlo en manera que no hubieran dudas que era realmente Santa Clos y no nosotros sus padres).


Después tiempo de abrir los regalos, desayunar y arreglarse para ir a misa y de ahí a casa de la abuela Pina que habría preparado un excelente y abundante comida con los tortellini en caldo de capòn hechos a mano y tantas otras delicias.



Desde entonces han pasado muchos años. Ya nadie abre regalos en la mañana del 25, desayunamos normalmente y vamos a misa, después a comer a casa de la tía Anna Maria que con la partida de la abuela Pina ha tomado su lugar, cocinando también ella maravillosamente.


Esta Navidad 2017 extrañamos mucho a mi hija Laura, que ahora vive en México. La mañana de Navidad nos levantamos temprano y la primera cosa que me dijo mi marido fué: “Me siento triste”. Yo le contesté: “Lo sé, también yo la echo de menos, pero nos tenemos que acostumbrar”, haciéndome la fuerte, (yo que la tengo siempre siempre en mi mente).
Estaba frío y todavía bastante oscuro, esos dos o tres grados bajo cero que te hacen comentar “Brrr, estamos bajo cero”. Después el café estaba listo, su aroma me tranquilizò e inició el día. Una jornada proprio navideña: fría, parda, los árboles desnudos, bufandas, guantes, gorros y abrigos y nosotros listos para ir a misa.
La iglesia grande, un prefabricado construido para poder acoger a la población del barrio que ha crecido mucho en los últimos años, estaba llena. Muchísimas personas, niños vestidos de fiesta, bailarinas llenas de brillos, suéteres rojos con alegorías navideñas, los niños con corbatín y cómodos zapatos de gimnasia. Nuestro sacerdote, que es bastante excéntrico esta vez ofició una bellísima misa, habló claro, bien, sin adornos y nos involucró en la charla del nacimiento del niño Jesús.
Mientras estaba en la iglesia sentada entre mi marido y mi hijo Filippo escuchaba con atención el evangelio. Filippo de vez en cuando me tomaba la mano, sentí que mi corazón se me abría, mi niño es un hombre gentil, mi niña es una mujer amorosa y aunque si no estaba conmigo físicamente está siempre en mis pensamientos.
La iglesia un poco en penumbra, el olor del incienso era profundo y amable, el altar arreglado en manera sencilla pero elegante, este año sin flores de nochebuena pero flores blancas con algunos anturium. Hacía frío (hay que ahorrar y tener presente que Jesús nació en una cueva en una noche helada). En el coro cantaban como ángeles, hasta yo que jamás canto me daban ganas de entonar timidamente algún estribillo.


Al final de la misa han cantado divinamente “Tu scendi dalle stelle” (Tu desciendes de las estrellas) y el nudo en la garganta fué inevitable.


Para mí esta es la Navidad y todo lo demás, los regalos, las grandes comidas, no tendrían ningún significado si no recordáramos que este día celebramos la llegada de nuestro Señor Jesucristo.








  
  



giovedì 28 dicembre 2017

Le festività natalizie, la cena della vigilia - Las fiestas navideñas, la cena de Nochebuena



Sono nata in Messico e ho vissuto lì finché mi sono sposata. Poi sono venuta a vivere in Italia. Allora in Messico festeggiavo con la mia famiglia la vigilia di Natale, il 24 dicembre.
Così, ho continuato dopo a seguire questa tradizione qui in Italia, facendo una bella cena con mio marito e i miei due figli. Quando loro erano piccoli amavano quella notte, perché apparecchiavo in salotto con una bella tavola e aprivano i regali che la nonna messicana mandava a posta per loro con fed-ex. Così loro avevano una piccola festa per la vigilia, e il giorno dopo il vero Natale. Andavamo in chiesa e poi a pranzo dalla nonna Pina e la famiglia italiana.

Col passare del tempo mi costa sempre di più mantenere questa tradizione, i figli sono cresciuti e non sempre riescono a stare con noi quel giorno. Questo anno eravamo solo mio marito, mio figlio Filippo e io. I regali del Messico da molti anni non arrivano più e io sono sempre più stanca la sera. Comunque, per ora resisto e riesco a preparare deliziosi biscotti e una cena buona anche se con un po' di fatica.


Questo anno come vuole la tradizione ho apparecchiato in salotto e ho preparato un cake salato al salmone e una vellutata di cannellini con mazzancolle o code di gambero.


Qui le ricette:

Cake salato al salmone

Ingredienti

Un panettone gastronomico da 500g o pane per “tramezzone”(io ho usato 3 confezioni per fare 3 piccoli)
200g di Philadelphia
4dl di panna fresca
2dl di panna acida
200gdi salmone
6-7 ravanelli
1 cetriolo
100g di gamberetti cotti
30g spinaci puliti
aneto
sale e pepe bianco
germogli misti

Preparazione

Se usate il tramezzone con l'aiuto di un coppa pasta tagliate le fette del pane per farle rotonde.
Per la crema montate la panna ben fredda, quindi incorporatela al Philadelphia mescolato con la panna acida, infine regolate di sale e pepe.
Posizionate il primo strato di pane sul piatto di portata e spalmatelo con due cucchiai di crema, stendendola con una spatola; distribuite il salmone affumicato (tenete da parte qualche fettina per decorare) e un po' d'aneto sminuzzato. Sovrapponete un secondo strato di pane, spalmatelo con altra crema e copritelo con fettine sottili di ravanelli e di cetriolo. Adagiate il terzo spalmatelo di crema e unite i gamberetti (di preferenza tritati) e gli spinaci. Completate con il pane rimasto e ricoprite esternamente la torta con la crema, livellando la superficie con l'aiuto di una spatola. Per decorare, tagliate un ravanello a fettine sottili, dividete ciascuna a metà e disponetele tutt'intorno alla base della torta, poi create dei ciuffetti di crema. Poi arrotolate le fettine di salmone messe da parte, in modo da formare tante roselline, disponetele sulla sommità della torta e completate con l'aneto e i germogli misti. Conservare la torta al fresco fino al momento di servire.




Versión en español

Nací en México y viví ahí hasta que me casé y me vine a vivir en Italia, entonces allá festejaba con mi familia la Nochebuena el 24 de diciembre.
Así, he continuado a seguir esta tradición aquí en Italia, preparando una cena rica pero ligera con mi marido y mis dos hijos. Cuando ellos eran niños, les encantaba la cena de Nochebuena porque yo ponía una bonita mesa en la sala y abrían los regalos que la abuela mexicana les mandaba especialmente con fed-ex. Así ellos tenían una pequeña fiesta el 24. Y al día siguiente el 25 en la mañana abrían los regalos de Santa Clos, después íbamos a misa y por último a comer a casa de la abuela Pina y la familia italiana.
Con el pasar del tiempo me cuesta siempre más trabajo mantener esta tradición, los hijos han crecido y no siempre podemos estar juntos ese día. Este año eramos solo mi marido, mi hijo Filippo y yo. Los regalos de México hace mucho dejaron de llegar y yo en la noche estoy siempre muy cansada. Como sea, hasta ahorita resisto y logro preparar las galletas, pan de frutas y una cena buena.


Esta Nochebuena puse una bonita mesa en la sala y preparé un cake salado de salmón ahumado y una crema de frijoles cannellini y camarones.


Aquí las recetas:

Cake salado con salmón

Ingredientes

Pan de caja o tipo sandwich grande
200g de Philadelphia
4dl de crema fresca
2dl de crema agria
200g de salmón ahumado
6-7 rábanos
1 pepino
100g de camaroncitos cocidos
30g de espinacas limpias
eneldo
sal y pimienta blanca
brotes mixtos

Preparación

Si usan el pan para sandwich, cortar con un copa pasta las rebandas para hacerlas redondas. Para la crema batir la crema fresca bien fría, después incorporarla al Philadelphia y a la crema agria, regular de sal y pimienta.
Posicionar la primera rebanada de pan en un plato y untar con crema, extender con una espátula; destribuir el salmón ahumado (reservar alguna rebanada para la decoración) y un poco de eneldo picado. Sobreponer una segunda rebanada de pan, untar con más crema y cubrir con rebanadas finitas de rábanos y pepino. Poner la tercera rebanada de pan, untar con la crema y unir los camaroncitos picados y las espinacas. Completar con otra rebanada de pan y cubrir externamente con la crema el cake, nivelando la superficie con la ayuda de una espátula. Para decorar, cortar un rábano en rueditas finas, dividirlo a mitades y disponer alrededor de la base del cake, después crear chopitos de crema. Enrollar las tiritas de salmón que reservamos, a modo de formar rosas, ponerlas en la cima del cake con el eneldo y los brotes mixtos. Conservar la torta al fresco hasta el momento de servir. Se pueden hacer hasta 2-3 pasteles pequeños con esa cantidad de crema, o uno solo grande.





Crema di cannellini e code di gamberoni

Ingredienti

12 code di gamberoni
una scatola di fagioli cannellini o 250g cotti da voi
concentrato di pomodoro
olio d'oliva
aglio
salvia
rosmarino
dado per brodo vegetale
una noce di burro

Preparazione

In una casseruola fate soffriggere uno spicchio d'aglio schiacciato, un rametto di rosmarino e qualche foglia di salvia. Insaporite l'olio e poi levare gli odori. Mette i fagioli con poca acqua di cottura, un po' di dado sbriciolato e un cucchiaino abbondante di concentrato di pomodoro. Cuoce per 15/25 minuti, poi frullate il tutto (se è troppo densa aggiungere un po' d'acqua di cottura). Scalda una padella antiaderente con 2 cucchiai d'olio, una noce di burro e uno spicchio d'aglio e salta le code di gamberoni per pochi minuti. Distribuite la crema nei piatti individuali e guarnite con le code di gamberoni.


Crema de frijoles cannellini (son frijoles blancos grandes como los bayos o más chicos)

Ingredientes

12 camarones
una lata grande de frijoles o 250g de frijoles cocidos por ustedes
concentrado de tomate
aceite de oliva
ajo
salvia
rosmarino
cubo de caldo
una cucharita de mantequilla

Preparación

En una cacerola con aceite de oliva dorar (no quemar) el ajo, el rosmarino y la salvia hasta que aromatice el aceite, después quitar. Poner los frijoles con poca agua de la cocción, una cucharita abundante de concentrado de tomate, el cubo de caldo. Cocer por unos 15/20 minutos a que agarre sabor, después moler todo (si es muy denso agregar agua de cocción). En un sartén de teflón calentar un poco de aceite de oliva y un poquito de mantequilla y saltear los camarones por pocos minutos. Distribuir la crema en los platos hondos individuales y guarnir con los camarones.

Risultati immagini per fagioli cannellini








 


domenica 17 dicembre 2017

Le zuppe d'inverno – Las sopas del invierno





Devo ammettere che ho un debole per minestre, zuppe e brodo sopratutto durante l'inverno. Negli ultimi anni ne ho sperimentato tante ricette e piano piano sono riuscita persino a fargliele mangiare a mio marito che come buon italiano non rinuncia alla pasta.
Da poco seguo un blog di cucina vegan: http://www.lamartinaverde.com/ dove ho trovato ottime ricette, buone, facili da preparare e molto nutrienti, proprio come piacciono a me. Qui vi propongo 4 ricette di zuppe, tre sono della martinaverde, e una mia.
Zuppa calda con zucca, avena e porri, zuppa povera, zuppa cavolo nero e cannellini. Poi la mia, che io chiamo zuppa svuotafrigo.

Zuppa calda con zucca, avena, porri e lenticchie rosse.

Seguire indicazioni della ricetta, unico cambio che io ho fatto è stato nella quantità di lenticchie (invece di 1 bicchiere o messo ½ bicchiere e un po' più di zucca). Ottima tutto l'autunno e inverno quando la zucca è la regina della tavola.

Zuppa povera

Questa zuppa è stata una bella sorpresa, non avevo mai mangiato il miglio...buonissima!

Zuppa o farinata di cavolo nero e fagioli cannellini

Vivendo in Toscana non poteva mancare una zuppa con il buonissimo cavolo nero, qui una ricetta particolare arricchita dalla spolverata di farina di polenta. Seguire la ricetta della martinaverde, unico cambio che io ho fatto è stata la farina della polenta, che non ho usato la taragna ma bensì una precotta:

Zuppa svuotafrigo

Questa zuppa la preparo quando voglio far pulizia nel frigo e usare tutte le verdure che incominciano a mostrarsi un po' tristi. Allora prendo tutto, lavo, pulisco ogni verdura, le faccio a pezzetti e metto tutto in pentola (carote, sedano, cipolla, pomodoro, zucchina, broccoli, patate, etc)
Poi aggiungo l'acqua e faccio cuocere come si fosse un bel minestrone. Quando sono cotte frullo metà delle verdure per addensare e far cremosa la zuppa. Regolate di sale e pepe e si avete qualche avanzo di fagioli o ceci potete tranquillamente aggiungerli, io ho usato un po' di ceci che avevo in frigo, appunto svuotafrigo. Per far contento al marito ne ho cotto anche un pochino di pasta!

Versión en español

Tengo que admitir que amo las sopas, los caldos, consomés sobretodo durante el invierno. En los últimos años he experimentado tantas recetas y despacito he logrado hacércelas comer hasta a mi marido que como buen italiano no renuncia nunca a la pasta.
Desde hace unos meses sigo un blog de cocina vegan: http://www.lamartinaverde.com/ donde he encontrado excelentes recetas de sopas, ricas, fáciles de hacer y muy nutritivas, proprio como me gustan a mí. Aquí les propongo 4 recetas de sopas, de las cuales 3 de lamartinaverde, y una mía.
Sopa de calabaza amarilla, avena, puerros y lentejas rojas, sopa pobre, sopa de berza rizada y frijoles blancos. Por último la mía, que yo llamo sopa vacíarefrigerador.

Sopa con calabaza, avena, puerros y lentejas rojas

Ingredientes

1 puerro de media grandeza
400gr de calabaza amarilla
½ vasito de avena
½ vasito de lentejas rojas
aceite de oliva
sal y pimienta

Preparación

Pon a sofreir el puerro con la calabaza cortada en cuadritos en una cacerola con aceite de oliva. Cuando las verduras estarán suavecitas agrega la avena y las lentejas y mezcla. No te alejes de la olla sino puedes quemar todo, basta un minuto y arruinas la sopa. Después agrega un litro de agua hirviendo y deja cocer unos 40/45 minutos, a fuego dulce , salar y pimientar.


Sopa pobre

Esta sopa ha sido una sorpresa pues yo no conocía el mijo...riquísima.

Ingredientes

1 puerro
1 papa grande grande
1 vasito de mijo (cereal de semillas pequeñísimas)
caldo vegetal
aceite de oliva
sal y pimienta
semillas de calabaza, de girasol (opcional)

Preparación

Pon el puerro a sofreir cortado en rueditas, a mitad cocción agrega 3 o 4 cucharones de caldo vegetal, mientras pela y corta la gruesa papa en rebanaditas y ponlas en la olla. Agrega más caldo y cuando las papas se desbaraten quita del fuego y muele con la batidora de inmersión. Prueba de sal y hecha el mijo a cocer, tenlo de ojo pues el mijo crece y es probable que necesites ponerle más caldo. Una vez listo, ajusta de pimienta y sirvelo con un chorrito de aceite de oliva crudo y si quieres con semillas de calabaza o de girasol bien tostadas. Riquísimo!



Sopa de berza rizada y frijoles cannellini

Viviendo en la Toscana no podía faltar una sopa con la deliciosa berza rizada (cavolo nero) típica de esta región de Italia, esta es una receta particular por el uso de la harina de maiz (la polenta) clásica de las regiones del norte de Italia.

Ingredientes

1 puerro
1 cebolla
un manojo de berza rizada
2 cucharones de frijoles cannellini (si no los encuentran puedes usar tranquilamente los bayos)
2 cucharadas de polenta
aceite de oliva
sal y pimienta

Preparación

Pon a cocer en poca agua la berza cortada en pedazos de media grandeza. En otra olla prepara el recaudo con la cebolla y el puerro, usa también la parte verde, cuando las verduras estarán suaves y güeritas agregalas a la olla donde se está terminando de cocer la berza. Después de unos 10 minutos agrega los frijoles con su caldo, deja hervir unos 10/15minutos para después agregar la polenta, mezclando despacito, cuando vuelve a prender hervor apaga y deja reposar con la tapadera. Sirve con un hilo de aceite de oliva, sal y pimienta al gusto. ¡Buena Toscana a todos ! 






Sopa vacíarefrigerador

Esta sopa la preparo cuando quiero hacer limpieza de refrigerador y usar todas las verduras que empiezan a verse tristonas. Entonces agarro todo, lavo, limpio, pelo todas las verduras, las corto en pedacitos y las pongo en la olla (zanahorias, apio, cebolla, tomate, calabaza, brocoli, papas, etc). Después le agrego agua, sal y pimienta y las dejo cocer como si fuera un minestrone. Cuando están listas, muelo la mitad de las verduras para adensar y hacer cremosa la sopa. Si tienen alguna sobra de frijoles o garbanzos pueden tranquilamente agregarlos. Yo usé unos garbanzos que tenía sobraditos en el refrigerador. ¡Para acontentar al marido le cocí también un poquito de pasta!















sabato 16 dicembre 2017

CAVALLUCCI, biscotti natalizi – Galletas navideñas



Siamo vicino al Natale e iniziano i preparativi per le feste. Io amo le tradizioni e di solito preparo biscotti, plumcakes speziati o con frutta secca e canditi allo stile americano. Negli ultimi anni mi sono avvicinata alle tradizioni Toscane preparando i cantuccini o biscotti di Prato. L'anno scorso la mia amica Grazia mi ha invitato a far i cavallucci, ero un po' intimorita perché sapevo che non era impressa facile. Comunque sono andata a casa sua e insieme a Walter (suo compagno) abbiamo preparato una bella montagna di cavallucci che sono andati a ruba. Come vuole la tradizione anche questo anno sono ritornata da loro a preparare i golosi cavallucci. Un grazie immenso a Grazia e Walter per la sua accoglienza, per me fare questi deliziosi biscotti insieme a loro è un bellissimo regalo di Natale!


Cosa serve:

Una zuppiera molto capiente (deve contenere circa 4 chili di impasto).
Preferibilmente 2 teglie da forno
2 kg di farina 0 (diciamo 2,5 kg)
1 kg zucchero di canna
3 cucchiai abbondanti di miele di acacia
800 gr di noci sgusciate e frantumate grossolanamente (circa 2 kg di noci da sgusciare)
la scorza di 2 arancia e di 2 mandarini non trattati
400 ml di acqua
Aromi e canditi comprati ( circa 100 gr canditi all'arancia tagliati a dadini piccoli, semi di anice, mix di noce moscata, cardamomo, cannella, pepe)*
Bicarbonato di ammonio *
*pacchetto comprato a Colle Val d'Elsa - piazza Arnolfo 4

Preparazione

Sgusciare e frantumare le noci. Sbucciare le arance e i mandarini e tagliare la buccia a listelline finissime e lunghe circa 1-1,5 cm. Nella zuppiera capiente mettere 1kg di farina schiacciandola ai bordi e tenendo a portata di mano la restante farina. Accendere il forno a 180°/200°. Stendere un abbondante strato di farina sulle due teglie (circa 1 cm) e farla asciugare nel forno caldo. In una pentola capiente mettere 400 ml di acqua e il kg di zucchero.

  


Portare ad ebollizione mescolando sempre. Far bollire per 3 minuti, sempre mescolando e poi aggiungere le bucce fresche dell'arancia e dei mandarini e lasciar cuocere rimestando per altri 2/3 minuti. Aggiungere ancora i canditi, le spezie e le noci sgusciate e spezzettate e i 3 cucchiai abbondanti di miele.


Mettere il composto caldo a poco a poco nella zuppiera fasciata di farina e mescolare amalgamando il tutto con un mestolo e quando sarà un poco più freddo con le mani, aggiungendo altra farina (ce ne vorranno circa altri 600 gr) e il bicarbonato di ammonio ( ne basta metà delle dose fornita) avendo cura di distribuirlo bene.



Pizzicottare l'impasto formando dei bozzoli non troppo grandi e distribuirli sulla teglia del forno direttamente sopra lo strato di farina. Infornare per circa 10/12 minuti nel forno a 180°/200°.
Procedere con la teglia successiva. Ci vorranno circa 4 infornate, forse 5. I cavallucci non devono diventare troppo abbronzati e appena usciti dal forno saranno abbastanza morbidi, quindi maneggiarli con cura. Levarli dalla teglia scuotendoli con un coltellino per levare la farina che eventualmente si sarà attaccata sotto e farli freddare su un vassoio Si mantengono a lungo se messi in una scatola o barattolo ermetico o in sacchetti di cellophane per alimenti.







Versión en español

Nos acercamos a la Navidad e inician los preparativos para las fiestas navideñas. Yo amo las tradiciones y siempre preparo galletas, pan de frutas con especies o fruta seca al estilo americano. En los últimos años me he acercado a las tradiciones Toscanas preparando los “cantuccini” (galletas con almendra de remojar en el vino dulce). El año pasado mi amiga Grazia me invitó a preparar junto a ella los “cavallucci”( galletas con fruta seca, fruta confitada y especias), tenía algo de temor pues sabía que son un poco complicadas de hacer. Como sea, fuí a su casa y juntas, también con su compañero Walter, preparamos una montaña de cavallucci que fueron un éxito. Como quiere la tradición también este año regresé con ellos a preparar las golosas galletas. Un gracias especial a Grazia y Walter por su acogida, para mi, preparar estos deliciosos “cavallucci” junto a ellos es un bellisimo regalo de Navidad. ¡ A la próxima!




¿Qué sirve?

Un bol muy grande (debe contener cerca de 4 kg de masa).
2 charolas para horno
2 kg de harina 0(tener 2.5 kg en caso sirva)
1 kg de azúcar moreno
3 cucharadas abundantes de miel de acacia
800 gr de nueces peladas y destrozadas (cerca de 1.8 kg de nueces de pelar)
la cáscara de 2 naránjas y 2 mandarinos
400ml de agua
Aromas (cerca 100gr de aniz, nuez moscada, cardamomo, canela, pimienta) y confitadas de naránja cerca de 100gr, cortadas en cuadritos.
Bicarbonato de amonio.

Preparación

Pelar y cortar las nueces. Pelar las naránjas y las mandarinas y cortar la cáscara en tiritas finitas y reservar. En el bol grande poner 1 kg de harina presionandola en los borde y teniéndo a portada de mano la restante harina. Prender el horno a 180°/200°. Extender una abundante capa de harina en las dos charolas (cerca 1 cm) y secarla en el horno caliente.
En una olla grande poner 400ml de agua y el kilo de azúcar. 
Llevar a ebullición mezclando siempre. Hervir por 3 minutos, siempre mezclando agregar las cáscaras frescas de la naránja y mandarinas y dejar cocer y mezclar otros 3minutos. Agregar las confitadas, las especies y las nueces peladas y cortadas y las 3 cucharadas abundantes de miel. 
Poner la masa caliente un poco a la vez en el bol cubierto de harina y mezclar combinando todo bien con una cuchara de palo y cuando será menos caliente con las manos, agregando más harina (cerca 600gr) y el bicarbonato de amonio, teniéndo cuidado de distribuirlo bien.
Pellizcar la masa formando una especie de capullos no muy grandes y distribuir en la charola y poner directamente sobre la cama de harina. Poner en el horno por 10/12 minutos a 180/200°. Seguir con la otra charola. Se harán 4 o 5 horneadas. Los cavallucci no deben estar muy bronceados y apenas salidos del horno estarán bastante suaves, agarralos con cuidado. Quitarlos de la charola y con la ayuda de un cuchillito rascarles la harina que eventualmente les haya quedado pegada abajo y dejarlos enfriar. Se mantienen por mucho tiempo en cajas de lata o en frascos herméticos para alimentos.