martedì 25 aprile 2017

Pranzo Toscano - Comida Toscana



In questo ponte del 25 aprile, festa della Liberazione, abbiamo avuto un gradito ospite di Roma. Per omaggiarlo ho preparato un pranzo tipicamente Toscano.
Intanto ho apparecchiato con una tovaglia che rappresenta degnamente gli ulivi della regione. Il servizio di stoviglie della Porcellana Bianca anche essa Toscana (dal 1928).
Vino rosso (biologico) Puro Chianti della Fattoria Lavacchi

Antipasto il classico toscano:
Salame toscano, prosciutto crudo, sbriciolona o finocchiona, olive, crostino di verdura saltata, e pappa col pomodoro e basilico. Il tutto arricchito da grissini di pasta brisé con pesto di pomodori secchi. 




Come primo ho fatto spaghetti o troccoli alla curcuma con piselli e asparagi freschi.

Ingredienti per 4 persone

350g di spaghetti o 500g di troccoli
400g di asparagi della Maremma
200g di piselli sgranati
1 cucchiaio di curcuma in polvere
2 cucchiaini di amido di mais
1 spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva
sale e pepe
finocchietto per decorare

Preparazione

Eliminate la base legnosa degli asparagi e spellate i gambi con un pelapatate. Lavateli, tuffateli in una pentola con acqua bollente salata e cuoceteli per 5-6 minuti, poi sgocciolateli e passateli sotto acqua fredda corrente. Ricavate le punte di circa 5cm e riducete a tocchetti i gambi. Intanto, rosolate lo spicchio d'aglio spelato e tagliato a metà con 4 cucchiai d'olio finché sarà dorato, poi eliminatelo. Unite la curcuma, l'amido di mais diluiti con 4-6 cucchiai di acqua fredda, i tocchetti di asparagi, sale e pepe e cuocete per 2-3 minuti finché il composto si addenserà leggermente.
Nel frattempo, immergete i piselli nella stessa acqua degli asparagi e cuoceteli per 3 minuti. Cuocete la pasta, tenere da parte qualche cucchiaio dell'acqua di cottura, scolate la pasta e saltate in padella con il resto delle verdure, fate insaporire per un minuto mescolando. Servite decorando con le punte di asparagi e le foglioline di finocchietto.



Come secondo ho preparato  il famoso “Peposo” accompagnato di fagioli cannellini.

Peposo di Paola (questa ricetta è di mia amica Paola ed è una rivisitazione del peposo classico che viene cotto solo nel vino rosso, qui lo abbiniamo alla passata di pomodoro).

Ingredienti per 6 persone

1kg di carne muscolo
650g di passata di pomodoro o pelati
5 spicchi d'aglio
una bella manciata di pepe in grani
1 bicchiere di vino rosso
sale

Preparazione

Tagliare la carne a spezzatino il più uguale possibile, aggiungere tutti gli ingredienti tranne il vino rosso. Cuocere il tutto a fuoco lento per una ora e mezzo, dopodiché aggiungere il vino rosso e continuare la cottura per un'altra ora o fino a che il sugo si riduca e la carne si tagli con la forchetta.




Come dolce ho preparato una torta di cioccolate e pere. La ricetta nel prossimo post. Spero vi sia piaciuto questo pranzo dedicato al mio ospite da me e la mia regione: la Toscana.

Versión en español

En este puente del 25 abril, fiesta de la Liberación, tuvimos una agradable visita de Roma. Para homenajearla preparé una comida típicamente Toscana.
Mientras tanto puse la mesa con un mantel que representa dignamente los olivos de la región. El servicio de vajilla de la Porcelana Blanca también de Toscana (desde 1928).
Vino tinto (biólogico) Puro Chianti de los viñedos Lavacci.



Como entrada, un clásico toscano:
Salami toscano, jamón crudo (tipo serrano), finocchiona (salami aromatizado con semillas de hinojos y bañado en el tinto), aceitunas, crostone de verdura, y papa con tomate y albahaca . Todo esto enriquecido con palitos de pan con pesto de tomates secos.




Como primer plato hice espaguetis a la cúrcuma con chícharos y espárragos frescos.

Ingredientes para 4 personas

350g de espagueti
400g de espárragosde la Maremma (tierra Etrusca)
200g de chícharos sin cáscaras
1 cucharada de cúrcuma en polvo
2 cucharitas de maizena
1 diente de ajo
aceite extravirgen de oliva
sal y pimienta
hinojo para decorar

Preparación

Eliminar la base leñosa de los espárragos y pelar los tallos con un pelapapas. Lavarlos, y cocerlos en agua hirviendo salada por 5-6 minutos, después escurrirlos y pasarlos en agua fría. Cortar las puntas y reducir en trozos los tallos. Mientras, dorar el diente de ajo pelado y cortado a mitad con 4 cucharadas de aceite de oliva, después eliminarlo. Unir la cúrcuma, la maizena diluidas en 4-6 cucharadas de agua fría, los trozos de espárragos, sal y pimienta y cocerlos por 2-3 minutos hasta que el compuesto se adenserá ligeramente.
Mientras tanto, cocer por 3 minutos los chícharos en la misma agua de los espárragos. Cocer la pasta, reservar un poquito de agua de cocción que puede servir, escurrir la pasta y pasar en el sartén con el resto de las verduras, saborizar por un minuto mezclando, agregar un poco de agua si es necesario. Servir decorando con las puntas de espárragos y hojitas de hinojos.



Como plato fuerte preparé el famoso “Peposo” acompañado a los frijoles cannellini (de origen toscana, blancos-grises y pequeños).
Peposo de Paola (esta receta es de mi amiga Paola y es una revisitación del peposo clásico donde la carne se coce solo con el vino, aquí usamos también el puré de tomate).

Ingredientes para 6 personas

1kg de carne tipo múscolo
650g de salsa de tomate
5 dientes de ajo
un buen puño de granos de pimienta negra enteros
1 vaso de vino tinto
sal

Preparación

Cortar la carne en cuadritos posiblemente de la misma medida, agregar todos los ingredientes menos el vino. Cocer por una hora y media a fuego lento, después agregar el vino tinto y proseguir con la cocción por otra hora o hasta que la salsa se adense y la carne se corte con solo el tenedor.
Para más información sobre los origenes del Peposo ir al blog buscando “Il peposo”. Puedo solo decirles que era el platillo que cocinaban los albañiles durante la construcción del Duomo de Brunelleschi en Florencia con la carne más pobre necesitando una cocción lenta. El vino tinto no podía faltar.





Come postre preparé un pastel de chocolate y peras. La receta en mi próximo post. Espero les guste esta comida dedicada a mi huésped por mi y mi región: la Toscana.












lunedì 17 aprile 2017

Mini cheesecake al salmone



Questi piccoli cheesecake non solo sono molto buoni, sono anche eleganti e sicuramente faranno grande effetto sulla tavola, e vostri amici saranno più che soddisfati. Un pochino laboriosi ma vale la pena, ve lo assicuro.

Ingredienti per 12-16 porzioni

Per le basi
150g di cracker salati (tipo TUC)
70g di burro

Per la crema
250g di Philadelphia
250g di ricotta vaccina
9g di gelatina in fogli
150ml di panna fresca liquida
200g di salmone
sale q.b.
aneto,timo o finocchietto per guarnire 

Preparazione

Iniziate dalle basi: 
frullate i cracker in un mixer fino ad ottenere una polverina. Aggiungete quindi il burro fuso e amalgamatelo con un cucchiaio. Prendete uno stampo di muffin e riempitelo con dei pirottini di carta: poi distribuite il composto ottenuto nei pirottini, e appiattite le basi con il dorso di un cucchiaino. Ponete tutto a raffreddare in frigorifero per al meno mezz'ora (io gli ho messo in freezer).

Per la crema: 
mettete la gelatina in fogli ad ammorbidire in una scodella d'acqua fredda, nel frattempo in una ciotola mescolate il philadelphia con la ricotta, un pizzico di sale e aneto. In un pentolino scaldate 50 ml di panna, strizzate la gelatina in fogli e fatela sciogliere nella panna. A questo punto unite il composto tiepido di panna e gelatina ai due formaggi e mescolate bene per amalgamarla.
Tritate il salmone con un coltello e incorporatelo al composto dei formaggi. Montate 100 ml di panna e incorporatela delicatamente per non farla smontare. Distribuite il composto sulle basi di cracker. Mettete a rassodare in frigorifero per almeno due ore coprendo le minicheesecake con pellicola trasparente.
Preparate la guarnizione realizzando delle rossellini con il salmone e un rametto di aneto!


Versión en español

Estos pequeños cheesecake no son solo muy sabrosos, son también muy elegantes y seguramente harán gran efecto en la mesa y sus amigos quedarán muy satisfechos. Un poquito laboriosos pero vale la pena, se los aseguro.


Ingredientes para 12-16 porciones

Para las bases
150g de galletas saladas (tipo TUC)
70g de mantequilla

Para la crema
250g de Philadelphia
250g de requesón
9g de gelatina en hoja
150ml de crema fresca líquida
200g de salmón
sal
heneldo, timo como guarniciòn

Preparación

Inicien con las bases: 
moler las galletas en el mixer hasta que se desbaraten. Agregar la mantequilla derretida y amalgamar con una cuchara. En un molde de muffins poner los moldes de papel: después distribuir la galleta dentro a los moldes, y aplanar con la ayuda de una cucharita. Poner a enfriar en el refrigerador por al menos media hora (yo lo puse en el congelador).
Para la crema: 
poner la las hojas de gelatina a suavizar en un bol con agua fría, mientras en otro bol mezclar el queso philadelphia con el requesón, un poquito de sal y heneldo. En una ollita calentar 50 ml de crema, exprimir la gelatina de hojas y hacer que se derrite en la crema. A este punto unir esta crema tibia gelatinosa con los dos quesos y mezclar todo hasta que resulte homogéneo.
Picar el salmón ahumado con un cuchillo e incorporar a la crema de quesos. Batir 100 ml de crema e agregar delicadamente para que no desmonte. Distribuir la crema sobre las bases de galleta. Poner a enfriar en el refrigerador por al menos dos horas cubriendo con film trasparente.

Preparar la guarnición realizando pequeñas rosas o conos con tiritas de salmón y un ramito de heneldo!






giovedì 13 aprile 2017

La lavanda dei piedi - El lavatorio de los pies

Giotto


I miei piedi da neonata
non erano angelici
eppure avevano ali
per volare sulla terra.

Sfilarli dal guscio
le dita a ventaglio
sentire il terriccio umido
e poi andare.

La sera la mamma
li strofinava,
era bello
passava la stanchezza.

Ora i miei piedi
stanchi e rovinati
muovono i penultimi passi
avvicinandosi all'abisso.

Muti gridano
mamma ho bisogno di te.



Versión en español


Mis pies de recién nacida
no eran angelicales
sin embargo tenían alas
para volar en la tierra.

Quitarlos del caparazón
los dedos como abanico
sentir el terreno húmedo
y después marchar.

En la tarde mamá
los restregaba,
era bello
pasaba el cansancio.

Ahora mis pies
cansados y arruinados
mueven sus penúltimos pasos
acercándose al abismo.

Mudos gritan
mamá te necesito.



AdrianaAltamirano

lunedì 10 aprile 2017

Lemon curd – Crema al limón



Lemon curd è una preparazione base della pasticceria, una crema al limone delicata, perfetta per farcire crostate e torte o da spalmare sul pane, magari insieme a un tè, proprio come vuole la tradizione inglese.
Io oggi ho farcito delle crostatine di pan di Spagna con l'aggiunta di frutti di bosco. Una vera delizia!

Ingredienti

200g di zucchero semolato
90g di burro
3 uova medie
il succo e la scorza grattugiata di 2 limoni

Preparazione

In una ciotola raccogliete lo zucchero, il succo di limone filtrato dai semi e la sua scorza, il burro freddo tagliato a cubetti e le uova. Sbattete il tutto con una frusta e fate cuocere a bagnomaria mescolando continuamente per circa 15-20 minuti a fuoco moderato, fino a quando la crema si sarà addensata e velerà il dorso di un cucchiaio.
La crema non deve mai prendere bollore.
Versate il lemon curd all'interno di un barattolo pulito e sterilizzato, lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi conservate ben chiuso in frigorifero. In questo modo si manterrà per 4-5 giorni.



Versión en español

Lemon curd es una preparación base de la repostería, una crema al limón delicada, perfecta para rellenar tartas, pasteles o simplemente para untar en el pan, junto con un tè, como la tradición inglesa.
Yo hoy he rellenado unas tarteletas de pan de España con adición de frutos de bosque. Una verdadera delicia!




Ingredientes

200g de azúcar
90g de mantequilla
3 huevos medianos
el jugo y la ralladura de dos limones

Preparación

En un bol poner el azúcar, el jugo de limón filtrado de sus semillas y la ralladura, la mantequilla fría cortada en cuadritos y los huevos. Batir todo con el batidor (yo usé una cuchara de madera) y cocer a bañomaría mezclando continuamente por 15-20 minutos a fuego moderado, hasta cuando la crema se adensará y velará el revés de una cuchara. La crema nunca debe hervir.
Poner el lemon curd al interno de un frasco limpio y esterilizado, dejar enfriar a temperatura ambiente y después conservar bien cerrado en el refrigerador. En esta manera se conservará por 4-5 días.









domenica 9 aprile 2017

Gnocchi alla Romana – Ñoquis a la Romana




Gli gnocchi alla romana sono un piatto tipico del Lazio. Hanno un sapore delicato e raffinato. Piacciono a grandi e piccini, croccanti fuori col cuore morbido. Io li preparo senza uova e sono ancora più leggeri.

Ingredienti per 4 persone

250g si semola di grano duro
1 litro di latte
30g di burro fuso
70g di burro
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale e pepe
un pizzico di noce moscata

Preparazione

Porta ad ebollizione il latte in una casseruola e versa la semola a pioggia. Aggiungi il burro, un pizzico di sale, pepe e noce moscata e mescola per circa 20 minuti.
A fine cottura aggiungi il parmigiano (3 cucchiai). Stendi l'impasto in un foglio di carta da forno inumidito fino ad ottenere un composto dallo spessore di 1 cm. Lascialo raffreddare, e ricava dei tondini con un bicchiere o uno stampino di 6 cm di diametro (circa).
In una pirofila imburrata io dispongo in fondo i ritagli dei tondini in modo di non sprecare niente, poi copro con i tondini interi. Per ultimo irrorare con il burro fuso e il resto del parmigiano. Cuoci in forno a 180° finché la superficie non risulti dorata.






Versión en español

Los ñoquis a la romana son un platillo típico del Lacio (región de Italia central, con capital en Roma). Tienen un sabor delicado y refinado. Gustan a grandes y chicos, son crujientes fuera con corazón suave. Yo los preparo sin huevos y son todavía más ligeros.

Ingredientes para 4 personas

250g de sémola de grano duro
1 litro de leche
30g de mantequilla derretida
70g de mantequilla
4 cucharadas de queso parmesano rallado
sal y pimienta
un pellizco de nuez moscada

Preparación

Lleva a ebullición la leche en una cacerola y versa la sémola como lluvia. Agrega la mantequilla, un poco de sal, pimienta y nuez moscada y mezcla por 20 minutos. A cocción terminada agrega el queso parmesano (3 cucharadas). Extiende la masa en papel de horno humedecido hasta obtener un compuesto de un espesor de 1 cm. Dejalo enfriar, y saca unas ruedas con un vaso o con un molde de 6 cm de diámetro.
En un molde enmantequillado yo dispongo en el fondo los retazos de las rueditas en modo de no desperdiciar nada, después cubro con las rueditas enteras. Por último baño con la mantequilla derretida y le pongo el resto del parmesano. Coce en el horno a 180° hasta que la superficie esté dorada.









domenica 2 aprile 2017

Fusi di tacchino – Piernas de pavo



La prima volta che mio padre è venuto insieme alla mamma a trovarmi in Italia fu nel mese di maggio del 1983. Prima volta assoluta in Europa.
Mio padre era un uomo curioso e silenzioso che amava osservare la gente, le città , la maniera di lavorare delle persone. Ai musei preferiva i giardini, le piazze i mercati. Nei mercati passava il tempo felice perché era un “bon vivant” e gli piaceva passeggiare fra i banchi di frutta, verdura, carne, pesce e pollame. Diceva che per conoscere una città e la sua gente era sufficiente osservare il quotidiano attraverso il “darsi da fare”.
Una volta mentre io e mia mamma visitavamo le Cappelle Medicee a Firenze, lui decise di rimanere a visitare il mercato centrale di San Lorenzo che si trova nelle vicinanze. Ricordo che allora il mercato non era il posto “trendy” che è ora. Comunque era molto interessante e forse più rustico e sincero.
Uscendo dal museo abbiamo trovato il babbo con una borsa di spesa piena, voi forse penserete piena di formaggi, salumi. Non è così, il babbo aveva comprato fusi di tacchino!
Lui amava mangiare il tacchino arrosto per natale e fine d'anno. Quando eravamo bambine addirittura si mettevano nel nostro giardino all'ingrasso qualche mese prima delle feste per poi cucinarli il 24 di dicembre. Il problema era (se si può dire problema) che al babbo piaceva solo la carne oscura dell'animale, cioè i cosciotti o fusi.
La vera novità per lui al mercato, fu l'avere trovato in vendita anche solo cosciotti e così pensò di comprarli e far per una volta una vera scorpacciata di questa carne di tacchino che tanto gli piaceva. La sera stessa cucinai per loro per la prima volta i fusi di tacchino arrosto e fu un successo.
Oggi che ho cucinato questo piatto ho pensato a lui, a come era felicissimo mentre mangiava questa scura carne succosa, niente a che vedere con il petto, di solito un po' secco che a noi bambine forse piaceva un po' di più.
Vorrei dirti caro babbo che i cosciotti d'oggi erano buonissimi, avevi ragione tu ...altro che il bianco petto!

Ingredienti per 4 persone

2 fusi di tacchino (circa 800g)
erbe aromatiche (rosmarino, salvia, timo)
1 spicchio d'aglio
sale & pepe
olio d'oliva
vino bianco

Preparazione

Pulite i fusi di tacchino, io ho levato anche la pelle. Preparate un trito d'erbe aromatiche (rosmarino, salvia, timo) insieme ad uno spicchio d'aglio, sale e pepe. Con un coltello fate qualche incisione sui cosciotti e poi massaggiate molto bene i fusi con il trito d'erbe salate. In un tegame mettete un po' d'olio d'oliva e fate rosolare i fusi, appena ben dorati versate mezzo bicchiere di vino bianco, fate evaporare e coprite e cuocete per 40 minuti. Spegnete e finite la cottura in forno a 180° per altri 20 minuti. Io ho preparato delle patate arrosto in forno, proprio quando mancavano circa 20 minuti alla cottura finale ho inserito i fusi di tacchino. Servite con il sugo che sarà rimasto nel tegame dove avete cotto il tacchino.





Versión en español

La primera vez que mi papá vino junto a mamá a visitarme en Italia fue en el mes de mayo en 1983. Primera vez absoluta en Europa.
Mi padre era un hombre curioso y silencioso que amaba observar la gente, las ciudades, y la manera de trabajar de las personas. A los museos prefería los parques, las plazas y mercados. En los mercados pasaba el tiempo felíz porque era un “bon vivant” y le gustaba pasear entre los puestos de fruta, verdura, carne, pescado y pollos. Decía que para conocer una ciudad y su gente era suficiente observar el cotidiano através del esfuerzo (trabajo) de ellos mismos.
Una vez mientras yo y mi mamá visitavamos las Capillas Mediceas en Florencia, él decidió de visitar el mercado central de San Lorenzo que se encuentra cerca del museo. Recuerdo que entonces el mercado no era el lugar tan “trendy”que es ora. Como sea era muy interesante y tal vez más rústico y sincero.
Saliendo del museo encontramos a papá con una bolsa de mandado llena, ustedes pensarán que estaba llena de quesos y embutidos. No fue así, papá había comprado piernas de pavo!
Le encantaba comer el pavo al horno para navidad y fin de año. Cuando eramos niñas hasta los ponían en el jardín de casa al engorde algunos meses antes de las fiestas navideñas para después cocinarlos el 24 de diciembre. El problema era (si se puede decir problema) que a papá le gustaba solo la carne oscura del animal, o sea las piernas.
La verdadera novedad para él en el mercado, fue haber encontrado la venta de solo piernas de pavo y así pensó de comprarlas y por una vez hacer una verdadera comilona de esta carne que tanto le gustaba. Ese mismo día las cociné para ellos por primera vez y las piernas de pavo en el horno fueron un éxito.
Hoy que he cocinado este platillo he pensado a él, a como era felíz mientras comía esta carne oscura y jugosa, nada a que ver con la pechuga, usualmente un poco seca y que a nosotras niñas casi casi gustaba más.
Quisiera decirte querido papá que las piernas de hoy estaban riquísimas, tenías razón tu...nada que ver con la blanca pechuga!

Ingredientes para 4 personas

2 piernas de pavo (cerca de 800g)
hierbas aromáticas (rosmarino, salvia, timo)
1 diente de ajo
sal& pimienta
aceite de oliva
vino blanco

Preparación

Limpiar las piernas de pavo, yo les quité también la piel. Preparar un picado de hierbas junto al ajo, sal y pimienta. Con un cuchillo hacer unos cortes en las piernas y masajear bien la carne con el trito. En un sartén con aceite de oliva dorar las piernas y después versar medio vaso de vino blanco y dejar evaporar. Después cubrir el sartén y cocer por 40 minutos. Apagar y reservar el jugo de la carne. Y terminar la cocción en horno caliente a 180° por otros 20 minutos. Yo preparé como guarnición las papas al horno, y proprio cuando faltaban unos 20 minutos a la cocción final, puse las piernas de pavo a que terminaran de cocer. Servir con el jugo de la carne reservado.