domenica 26 gennaio 2014

Il pranzo silenzioso, spaghetti di soia alle verdure-La comida silenciosa, espagueti de soya con verduras



In questi giorni sto leggendo un saggio “Primera persona” d’un amico scrittore messicano Enrique López Aguilar, uno dei capitoli è dedicato al arte,erotismo y culinaria, qui nomina ad Amedeo Modigliani e dice che il pittore a differenza di altri non dipingeva i nudi femminili con attenzioni accademiche o anatomiche seno che, per lui il nudo femminili dipinto era una ricreazione di un corpo amato, posseduto, desiderato, erotizzato. Dopo avere letto questo paragrafo mi è venuto in mente un piccolo testo scritto da me alcuni anni fa che intitolai allora: “ Il mio pranzo silenzioso” Oggi ho cucinato gli spaghetti di soia con verdure ricordando queste due episodi.


Il pranzo silenzioso

Mezzogiorno pieno di vita nel centro di Firenze, le strade come al solito affollate di turisti variopinti, mercato di San Lorenzo le bancarelle con le loro merce che invadono il nostro passaggio e le voci da extracomunitari mescolate ancora a qualche fiorentino che ci invitano a comprare qualche oggetto. Dopo una mattinata di lavoro in solitudine mi godo questo bagno di confusione, cammino senza fretta e un po’ stanca, sul mio percorso mi trovo questa insegna: PEKING, e senza pensarci, entro, chiudo la porta e sono veramente in un altro mondo; è un po’ in penombra, in fondo c’è un tavolo tondo con una comitiva, camerieri e personale del ristorante, due coppie, e sulla destra un uomo, solo, sulla quarantina, e dal colore della pelle sembra pakistano, mi metto a sedere un po’ indietro a lui, do le spalle alla strada e osservo in silenzio tutto.
Le figure, tutte orientali, in fondo sono come sfumate, l’unica che tra queste risplende nitidamente è una ragazza di una bellezza straordinaria, sembra una "Modigliani orientale", la sua pelle bianchissima e i capelli neri lisci lunghi contrastano con la sua rossa bocca. Ordino il mio pranzo e mi meraviglia il modo così delicato ed effervescente in cui questa donna mangia con i suoi stecchini gli spaghetti di soia, arrotola delicatamente i suoi spaghetti e forma un bel gomitolo e senza che uno se ne accorga lo introduce nella sua bocca e quel filo lungo che rimane a ciondolone lo risucchia nella maniera più nobile, la sua figura rimane sempre eretta senza scomporsi, è come se fosse il cibo a venire da lei, assaporo anche io il mio piatto (a modo mio) con la forchetta e poi soddisfatta del mio pranzo silenzioso faccio ritorno a casa con la mia bicicletta.


Ingredienti per 4 persone

200g di spaghetti di soia o vermicelli
1 cipolla bianca grande
1 zucchina grande
2 carote
100g di germogli di soia
gamberetti, carne o pollo
peperoncino
sale (poca)
olio di semi
salsa di soia

Preparazione

Ammollate gli spaghetti per 5 minuti in abbondante acqua calda.
Lavate le verdure, asciugatele e tagliate a julienne.
Affettate le cipolle e versate in un wok o padella antiaderente con olio di semi e fatevi saltare le verdure e il peperoncino.
Aggiungete i germogli di soia, i gamberetti e gli spaghetti (potete pre- cuocerle 2 minuti in acqua bollente se non lasciateli 10 minuti in ammollo)
Insaporite il tutto con la salsa di soia, servire immediatamente.


Versión en castellano

En estos días leyendo un ensayo “Primera persona” de un amigo escritor mexicano Enrique López Aguilar, uno de los capítulos está dedicado al arte, erotismo y culinario, aquí nombra a Amedeo Modigliani y dice que el pintor a diferencia  de otros no pintaba desnudos femeninos con atenciones académicas o anatómicas sino que, para él cada desnudo femenino pintado era la recreación de un cuerpo femenino amado, poseído, erotizado. Después de haber leído este parágrafo me recordé de un escrito mío de hace algunos años que nombre “La comida silenciosa”. Hoy cociné el espaghetti de soya con verduras recordando estos dos episodios.




La comida silenciosa

Mediodía lleno de vida en el centro de Florencia, las calles como siempre atiborradas de turistas, al mercado de San Lorenzo los puestos con sus mercancías invaden las calles y el camino de pasaje de los peatones. Las voces de los extranjeros se confunden con aquellas de algunos florentinos que todavía venden sus artículos y con voces altas nos invitan a comprar alguna prenda. Después de una mañana de trabajo en solitario gozo de este baño de confusión, camino sin prisas un poco cansada y en mi recorrido mis ojos se tropiezan con el anuncio de un restaurant chino: PEKING, y sin pensarlo dos veces, entro, cierro la puerta y estoy verdaderamente en otro mundo. Esta todo en penumbra, al fondo hay mesas con grupos de turistas chinos, los meseros y todo el personal del restaurant son orientales, hay también algunas parejas y a la derecha de mi mesa está un hombre solo, del color de su piel oscura se me hace pakistán. Me siento y doy la espalda a la puerta de entrada y observo todo en silencio.
Todas las personas son orientales, yo las veo como figuras ligeramente esfumadas, la única que resplandece nitidamente es una joven de una belleza extraordinaria, parece una “Modigliani oriental”, su piel blanquisima y sus brillantes cabellos negros lacios.  Me maravillo al ver la manera tan delicada que tiene ésta mujer al comer y usar los palitos de madera, enrrolla los espaguetis de soya y forma un perfecto ovillo y sin que uno se de cuenta como magia desaparecen en su boca roja, sólo un hilo queda fuera colgado y ella lo aspira en un modo noble, su figura siempre recta no pierde compostura, es como si los alimentos se acercaran a ella para nutrirla.
Yo disfruto mi platillo y a mi manera con tenedor quedo satisfecha de mi comida silenciosa, salgo del restaurant al bullicio y regreso a casa en bicicleta.



Ingredientes para 4 personas

200g de espaguetis de soya
1 cebolla grande
1 calabaza verde grande
2 zanahorias
100g de frijoles de soya
camaroncitos, carne o pollo
chile
sal (poco)
aceite de semilla
salsa de soya

Preparación

Se ponen los espaguetis a remojar en abundante agua caliente por 5 minutos.
Lavar las verduras, secar y cortar a julienne.
En un wok o sartén de teflón freir las verduras con el chile.
Agregar los frijoles de soya, los camarones y por último el espagueti (pueden pre-cocerlo por dos minutos o dejarlo 5 minutos màs remojando en agua caliente).
Saltar y mezclar todo agregando salsa de soya al gusto. Servir inmediatamente bien calientes.

    





venerdì 24 gennaio 2014

La zuppa di Enrique - Sopa de Enrique



Ingredienti

1 litro di brodo di pollo (si può usare anche il dado)
1 grossa cipolla
3 zucchine verdi lunghe o tonde
un ciuffo di basilico
50g di burro

Preparazione

Questa è una ricetta semplice e facile da fare, ideale per le sere d’inverno, è calda e leggera. In una pentola  soffriggere in 50g di burro la cipolla tagliata finemente e le zucchine a quadretti, mescolare e fare insaporire aggiungendo un pizzico di sale , coprire per qualche minuto. Aggiungere il brodo e lasciare sobbollire per una diecina di minuti, poi aggiungere abbondante basilico, portare ad ebollizione e continuare la cottura. La zuppa è leggera, profumata e di facile digestione. Io lascio le zucchine un po’ al dente e servo con crostini di pane abbrustolito.

  

Versiòn en castellano

Una receta calientita y ligera: caldo de pollo con calabaza, albahaca y cebolla. Preparas un litro de caldo de pollo (puede ser Knorr Suiza). Aparte, con un trozo de mantequilla (unos 50 gramos), sofríes una cebolla grande finamente picada y tres calabazas verdes y grandes, redondas o largas, cortadas en rebanadas. Revuelves y tapas hasta que la mezcla se acitrone. Agregas el caldo de pollo. Tapas y dejas hervir. En el punto de ebullición, agregas las hojas de un ramillete de albahaca (debe ser mucha albahaca). Nuevo punto de ebullición. Sirves. Las hojas de la albahaca son ricas, pero puedes retirarlas. De todas maneras, permanecerá el sabor. Esta sopa es ligera, perfumada, calientita y sabrosa, de muy fácil digestión. Yo dejo las calabazas al dente. Un buen pan crocante puede ser excelente compañía.

lunedì 13 gennaio 2014

Dip di jalapeño



Piccola ricetta d’aperitivo da preparare per gli amici in attesa del pranzo e gustare con un buon bicchiere di prosecco freddo.

Ingredienti

200g di formaggio Philadelphia
50g di panna da cucina
peperoncini jalapeño q.b.
un po’ di cipolla grattugiata
un pizzico di sale
tortilla chips

Preparazione
Mescolare tutti gli ingredienti frullandoli con il mixer, mettere in frigo e servire con tortillas chips.


Receta rápida de preparar como botana para los amigos en espera de la comida y gustar con una buena copa de prosecco frío (vino blanco italiano ligeramente espumoso).


Ingredientes

200g de queso Philadelphia
50g de crema
chiles jalapeños al gusto
un poquito de cebolla rayada
un pellizco de sal
doritos o papitas

Preparación
Mezclar todos los ingredientes y moler en el mixer, poner en el refrigerador y servir con tostaditas o papitas, acompañar con un buen prosecco o cerveza.







domenica 12 gennaio 2014

el pozole rojo



La domenica del pozole

"Una grande pentola, un piatto che era una bella e un’ampia ciotola di terracotta, quattro tavoli messi per l’occasione. E l’occasione era ‘la domenica’. La casa era vicina. Cinquecento metri a piedi dalla nostra. Ero appena arrivato. Dopo un paio di giorni, avevo trovato il ritmo del nuovo fuso orario. Il mio primo Messico. Non immaginavo quanto questa terra avrebbe accompagnato la mia vita. Accadeva più di trenta anni fa: ho ancora il ricordo di quella mattina in cui avrei scoperto la lentezza e il miracolo quotidiano. Ho il ricordo del profumo intenso. Del sapore di qualcosa che non sapevo cosa fosse. Mais, sì. Un brodo. La carne. Il pollo. Il maiale. La cipolla. Il peperoncino. Poi non sapevo cos’altro. Un incanto. Una sorpresa. Oggi penso davvero che sia stato un piccolo miracolo. Un segno. Il Messico mi accoglieva con il pozole. Alla domenica, solo alla domenica, alcune case (bisognava conoscerle, non c’erano insegne) si trasformavano in pozoltecas. Una donna aveva cucinato tutta la notte. Poi aveva spostato qualche mobile, sistemato i tavoli, senza tovaglia, e aveva aperto la porta. Un uomo, mi raccontò il mio amico, era già in attesa quando lei fece entrare il sole nella stanza del pranzo. Ci sedemmo, lei senza chiedere ci servì. Mi guardò con un po’ di curiosità. Non mi aveva mai visto e non parlavo la sua lingua. Passammo ore in quella casa. Rimanemmo a chiacchierare. Venivano famiglie a mangiare. Salutavano come amici invitati. C’era anche una bottiglia di quello che scoprii essere mezcal. Era la prima volta che uno straniero veniva a mangiare il pozole in quella casa alla periferia della Ciudad. Perché non ricordo il nome di quella donna? Ricordo le sue mani, i suoi abiti, i suoi occhi. O forse sto sognando una storia che mai è avvenuta? Il senso del Messico mi apparve quella mattina così lenta. Allora non capii, non avrei mai potuto. E’ probabile che non capisca nemmeno adesso. Solo che provo commozione al pensiero di quella domenica. Il pozole indicava una strada. Forse non l’ho seguita. Mi parlava di una terra e della sua gente. Mi legava. Il suo profumo e il suo sapore (il suono della stessa parole) sono rimasti sotto la mia pelle. Ora lo so.


In un giorno di Firenze, una grande finestra, le piccole ciotole, le tortillas, un tavolo tondo, le parole attorno al Messico…il pozole è riapparso"

  www.andreasemplici.it
    andreasemplici.blogspot.com
       www.erodoto108.com


El domingo del pozole

"Una olla grande, un plato hondo que era bello y de barro, cuatro mesas puestas para la ocasión. Y la ocasión era “el domingo”. La casa estaba cerca a quinientos metros de la nuestra. Acababa de llegar. Después de un par de días, había agarrado el ritmo del cambio de horario. Mi primer México. No imaginaba cuánto esta tierra habría acompañado mi vida. Sucedió hace más de 30 años; todavía tengo el recuerdo de esa mañana donde descubrí la lentitud y el milagro del cotidiano. Tengo el recuerdo del perfume intenso. Del sabor de algo que no sabía qué era. Maíz, sí. Un caldo. La carne. El pollo. El puerco. La cebolla. El chile. Qué más no lo sabría. Un encanto. Una sorpresa. Hoy pienso de veras que fue un pequeño milagro. Una señal. México. En domingo y solo en domingo, algunas casas (necesitabas conocerlas no había letreros) se transformaban en pozoltecas. Una mujer había cocinado toda la noche. Después había hecho espacio moviéndo algún mueble, acomodando unas mesas, sin mantel y abriéndo la puerta. Un hombre, me dijo mi amigo, estaba ya esperando afuera cuando ella dejó entrar el sol en el comedor. Nos sentamos, ella sin preguntarnos nada nos sirvió. Me observó con curiosidad. Nunca me había visto y yo no hablaba su idioma. Nos quedamos un buen rato a platicar. Venían tantas familias a comer. Saludaban como amigos. Había también una botella de aquello que después descubrí que era el mezcal. Era la primera vez que un extranjero íba a comer el pozole en esa casa de periferia de la Ciudad. Porqué no recuerdo el nombre de esa mujer? Recuerdo sus manos, sus vestidos, sus ojos, o tal vez estoy soñando una historia que nunca ocurrió? El significado de México me apareció esa lenta mañana. Entonces no entendí, no podía entender. Es probable que no entienda ni siquiera ahora. Solo que pruebo conmoción al recuerdo de ese domingo. El pozole indicaba un camino. Tal vez no lo he seguido. Me hablaba de una lejana tierra y de su gente. Me unía. Su aroma y su sabor (el sonido de las mismas palabras) quedaron bajo mi piel. Ahora lo sé.

Un día en Florencia, una grande ventana, pequeñas ollitas de barro, las tortillas, una mesa redonda, la conversación sobre México, al improviso de nuevo el pozole aparece..."  

 www.andreasemplici.it
    andreasemplici.blogspot.com


       www.erodoto108.com



Ho cucinato per la prima volta il Pozole rosso spinta dal racconto del ricordo dell’ amico Andrea Semplici, fotografo giornalista freelance fiorentino. Senza il suo impulso non mi sarei cimentata nella preparazione di questo ricco piatto messicano che, se cucinato secondo tradizione, richiede una lunga elaborazione dovuta alla cottura del mais. In questi tempi moderni, con l’arrivo degli alimenti precotti, diventa molto più facile giungere a un buon risultato con molta meno fatica e risparmio di tempo.
Ho fatto qualche modifica per renderlo un po’ più leggero, perciò chiedo scusa agli intenditori pozoleros se nella preparazione del brodo ho osato, usando carne mista: manzo, pollo e maiale. Credo comunque che il risultato sia stato molto buono e appetitoso. A voi la sentenza.

Ingredienti per 6 persone

800g carne mista (manzo, maiale, pollo)
500g di mais bianco precotto per pozole
3 peperoncini guajillo secchi
3 pomodori
1 spicchio d’aglio
origano
cumino
sale al gusto

Per accompagnare

ravanelli
cipolla bianca a quadretti
lattuga tagliata a julienne
avocato a quadretti
lime
peperoncino
tostadas (tortilla di mais fritta)

Preparazione

In una pentola mettere la carne con gli odori per fare un brodo saporito. A parte mettere i peperoncini in acqua calda per ammorbidirli. Cuocere i pomodori 3 minuti, spellare e frullare insieme ai peperoncini che avrete pulito levando il picciolo e i semi, aggiungere l’aglio, l’origano, il cumino e sale al gusto, poi passateli in modo di fare una salsa morbida e mettere da parte. Una volta che la carne sia cotta e il brodo al punto giusto, levare la carne dal brodo, lasciare intiepidire e poi sfilacciarla con le mani. Io non ho usato il pollo, potete tenerlo per far polpette al giorno dopo o un’insalata fredda.
A questo punto mettere la carne in un tegame grande insieme alla salsa di pomodoro, farla insaporire, aggiungere il brodo e il mais pozolero, portare ad ebollizione, assaggiare e se è necessario aggiungere più spezie e cuocere ancora per una mezza ora.
Servire molto caldo con l’accompagnamento di cipolla bianca cruda, lattuga, avocado, ravanelli, peperoncino, origano, lime e tostadas.


Versión en castellano


He cocinado por primera vez el Pozole rojo motivada por la historia del recuerdo de mi amigo Andrea Semplici, fotografo periodista freelance florentino. Sin su empuje no hubiera  experimentado la preparación de este rico platillo mexicano que originalmente necesita de una elaboración larga para la cocción de los granos del maíz. En estos tiempos modernos, con la llegada de los alimentos precocidos, se ha vuelto más fácil lograr un buen resultado con menos fatiga y con ahorro de tiempo.

He hecho algún cambio para hacerlo un poco más ligero, por lo tanto pido disculpas a los expertos pozoleros si he osado en la preparación del caldo usando carne mixta: res, pollo y puerco. Creo que, a pesar de todo, el resultado fue bueno y muy apetitoso. A ustedes la última sentencia.



Ingredientes para 6 personas

800g de carne mixta (res, puerco, pollo)
500g de maíz blanco pozolero
3 tomates
3 chiles grandes guajillo
1 diente de ajo
orégano
comino
sal al gusto

Guarnición

lechuga cortada a julienne
aguacate en cuadritos
cebolla blanca cruda
rábanos
chile piquín
limón
tostadas

Preparación

En una olla con agua poner las carnes con los aromas usuales (apio, cebolla, zanahoria, perejil) para hacer el caldo. Poner a remojar los chiles en agua caliente hasta que estén suaves, quitarles las semillas y el rabo y molerlos junto a los tomates cocidos y pelados, con el ajo, el orégano, el comino y sal al gusto, colar y reservar.
Una vez listo el caldo y la carne cocida, sacar la carne, dejar enfriar suficientemente para deshilachar o cortar en cuadros como prefieran ustedes, yo no he usado la carne de pollo, la pueden utilizar al día siguiente en la preapración de polpette (albóndigas fritas o en una ensalda fría). En una olla grande poner la carne con la salsa de tomate y chile guajillo, dejar que agarre sabor, agregar el caldo, el maíz, llevar a ebullición, probar de sal y si es necesario agregar más especies. Dejar cocer por al menos media hora más. Servir hirviéndo y tener como guarnición en la mesa: rábanos, aguacate, cebolla, chile piquín, orégano, limón y tostadas.





giovedì 26 dicembre 2013

Cena 24 dicembre 2013 - Cena 24 diciembre 2013



Quenelle di mousse di cernia

Ingredienti

un filetto di cernia pulito senza spine
odori: cipolla, carota, sedano, prezzemolo, rosmarino
1 cucchiaino di estratto di pesce
1 cucchiaio di panna da cucina
2 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di brandy

Preparazione

Lessare la cernia in un tegame con poca acqua, in cui sono messi tutti gli odori e un cucchiaino di estratto di pesce, appena cotta scolarla e schiacciarla con una forchetta aggiungendo sale, se necessario, poi la panna da cucina, la maionese e il brandy. Amalgamare il tutto  e formare delle quenelle con l’aiuti di due cucchiai. Servire insieme a una insalatina e a pane tostato di preferenza integrale.



Versión en castellano

Quenelle de mousse de pez mero

Ingredientes

un filete de mero limpio sin espinas
aromas: zanahoria, apio, cebolla, perejil, ramerino
1 cucharita de extracto de pescado
1 cucharada de crema
2 cucharadas de mayonesa
1 cucharada de brandy

Preparación

En un sartén con poca agua cocer el mero con los aromas y una cucharita de extracto de pescado, apenas listo sacarlo, escurrirlo y aplanarlo con un tenedor agregando sal si es necesario, después la crema, la mayonesa y el brandy. Amalgamar todo haciéndolo cremoso y con la ayuda de dos cucharas hacer las quenelle. Servir con una ensaladita y pan tostado de preferencia integral.




Rotolini di salmone e insalata russa – Rollitos de salmón y ensalada rusa
Ingredienti

200 gr di salmone affumicato
200 gr d’insalata russa
pane per tramezzini (3 fette lunghe)
semi di papavero

Preparazione

Stendere un canovaccio pulito sul tavolo, spargere dei semi di papavero dove andrete a sistemare la fetta di pane per tramezzini, mettere sopra il pane, coprire con il resto del canovaccio e con un matterello schiacciare bene il pane in  modo che esca l’aria e facilitare il rollare del pane, i semi di papavero rimarranno attaccati al pane. Adagiare sopra il pane le fette del salmone, poi l’insalata russa e con molta attenzione con le mani arrotolare il pane formando un cilindro. Avvolgerlo con pellicola  trasparente, stringendo bene ma facendo attenzione  a non romperlo. Tenere in frigorifero al meno due ore e poi tagliare a fettine.
 




Versión en castellano

Ingredientes

200g de salmón ahumado
200g de ensalada rusa
pan de caja  (3 rebanadas largas)
semillas de amapola

Preparación

Extender un secador de cocina limpio sobre la mesa, derramar las semillas de amapola donde acomodarán el pan de caja, sistemar el pan, cubrir con el resto del secador y con un rodillo aplanar el pan en manera de sacar el aire y facilitar la operación de enrrollar el pan, las semillas de amapola quedarán pegadas al pan. Poner las rebanadas de salmón sobre el pan, después la ensalada rusa y con mucha atención enrrollar el pan formando un cilindro. Cubrirlo con película apretando bien y haciéndo atención a no romperlo. Tener en el refrigerador al menos dos horas y servir en rebanadas. Si no consigen el pan de caja a rebanadas largas, hacer sandwichitos.
 


Barchette di tonno

Para las barquitas de masa quebrada, si no las encuentran ya listas en el supermercado o en las panaderías, comprar la masa quebrada, extenderla y con el molde de una barquita de aluminio recortar la masa, enmantequillar los moldecitos y cubrir con la masa, piquetear con un tenedor o llenar de frijoles en modo que al ponerlas a cocer en el horno 10 minutos no se inflen. Una vez cocidas dejar enfriar, se pueden preparar con anticipo y tener en el congelador. La crema de atún se hace moliendo el atún con mayonesa, anchoas y alcaparras. Se llenan las barquitas con la crema y se decora con medio filete de anchoa enredada y una hojita de perejil.

Per le barchette di mousse di tonno, se non le trovate giá pronte nei supermercati, ritagliate la pasta brisè con la formina d’una barchetta d’alluminio, imburrate la formina e sistemate la pasta, buccarelate la pasta o riempite di fagioli in modo che al momento di cuocere nel forno non si gonfi la pasta, una volta cotte, lasciatele raffreddare (queste le potete preparare per tempo e mettere nel freezer). Per la mousse di tonno basta frullare il tonno con qualche acciuga e capperi. Riempite le barchette e decorate con mezza acciuga e una fogliolina di prezzemolo.




Risotto con mele e aringhe – Risotto con manzanas y arenque

Ingredienti per 4 persone

2 filetti d’aringhe affumicata
1 grosso scalogno
30g di burro
250g di riso Carnaroli
½ bicchiere di vino bianco aromatico secco
6 dl di brodo vegetale
½ mela renetta
20g d’aneto tritato e un ciuffo per decorare
1 cucchiaio colmo di panna acida o yogurt greco
fettine di mela rossa

Preparazione

Mettere i filetti di aringa in un piatto fondo, copriteli di latte, lasciateli marinare per un’ora, scolateli e riduceteli a pezzetti. Tritate finemente uno scalogno, fatelo soffriggere in una casseruola con il burro, unite il riso e fatelo tostare, mescolando per qualche minuto. Dopodiché bagnate il riso con mezzo bicchiere di vino, lasciatelo evaporare e cuocete il risotto per 10 minuti unendo un mestolo alla volta di brodo bollente. Aggiungete quindi pezzetti di aringa , la mela sbucciata e tagliata a dadini piccoli e proseguite la cottura per 6-7 minuti aggiungendo, sempre un mestolo alla volta, circa 3 dl di brodo. Quindi, togliete la casseruola dal fuoco, aggiungete sale se è necessario, l’aneto la panna acida, coprite e fate riposare il risotto per 2-3 minuti. Decorare a piacere con fettine sottilissime di mela rossa dorata in padella con poco burro e servite.
 




Versión en castellano

Ingredientes para 4 personas

2 filetes de arenque ahumado
1echalote grande
30 gr de mantequilla
250 gr de arroz Carnaroli
½ vaso de vino blanco seco aromatizado
6 dl de caldo vegetal
½  manzana reineta
20 gr de eneldo tritado y un ramito para la decoración
1 cucharada grande de crema agria o yogurt griego
rebanaditas de manzana roja

Preparación

Poner los filetes de arenque en un plato hondo y cubrir con leche, marinar por una hora. Escurrirlos y reducirlos a cuadritos. Tritar el echalote, freirlo en una caserola con la mantequilla, unir el arroz y dorarlo por pocos minutos. Después bañarlo con el vino y dejar evaporar, cocer el arroz por 10 minutos uniéndo el caldo vegetal hirviendo con un cucharón a la vez. Agregar el arenque, la manzana sin cáscara en cuadritos y proseguir la cocción por 6-7 minutos, siempre agregando el caldo a cucharones. Después apagar el fuego, agregar el eneldo, la crema agria, cubrir y dejar reposar 2-3 minutos. Decorar con rebanadas delgaditas de manzana roja doradas en poca mantequilla.








domenica 22 dicembre 2013

Albero di pop corn per un dolce Natale – Arbol de palomitas para una dulce Navidad



Natale è lo stupore e la gioia negli occhi dei bambini.
Auguri di Buon Natale a Oliver, Azulina, Barbara, Patricio, Mauricio, Milena e a tutti i bambini del mondo.

Navidad es el asombro y la alegría en los ojos de los niños.
Felíz Navidad a Oliver, Azulina, Barbara, Patricio, Mauricio, Milena y a todos los niños del mundo.

Merry Christmas
Joyeux Noel



Ingredienti

100gr di pop corn pronti
250gr di marshmallows
½ tazza di burro
stecchini
gommine o dolcetti morbidi di preferenza rossi, verdi, colorati

Preparazione

In un tegame grande sciogliere il burro, aggiungere i marshmallows, una volta disfatti riservare una piccola parte che servirà di base per l’alberino, il resto si mescola con il por corn, appena intiepidito si forma una palla e si trasferisce su carta da forno. Con le mani leggermente unte con olio si fa la forma dell’albero a cono.
Si prendono le gommine e si infilano in mezzo stecchino, e si riempi l’alberino.
E’ un albero goloso, commestibile che piace a tutti i bambini, unica cosa che vi consiglio è di stare attenti con gli stecchini, non lasciati soli i bambini. E’ una esperienza divertente farlo anche con l’aiuto di vostri bambini.



Versiòn en castellano


Ingredientes

100g de palomita ya listas
250g de bombones de preferencia blancos
½ taza de mantequilla
palillos
gomitas o caramelos suaves de colores

Preparación

En una olla derretir la mantequilla, agregar los bombones. Una vez todo derretido se reserva una pequeña parte que servirá como base del árbol, el resto se mescla con las palomitas, apenas este tibio se hace una bola y se pone en papel encerado y con las manos ligeramente untadas de aceite se da la forma a cono del árbol.
Poner una gomita en medio palillo y llenar el árbolito combinando gomitas de colores. Es un árbol goloso, comestible que les encanta a los niños, les aconsejo solamente de hacer atención con los palillos, no dejar a los niños solos. Es una experiencia divertida preaparlo junto con sus niños.